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MAGIS Diritti fondamentali I gesuiti aiutano il Kerala in ginocchio
India,

I gesuiti aiutano il Kerala in ginocchio

Quasi 400 persone sono state uccise e un milione è rimasto senza casa. Le alluvioni che hanno colpito il Kerala (India) in agosto sono state le peggiori da un secolo a questa parte. Le piogge torrenziali hanno distrutto decine di migliaia di abitazioni, hanno devastato i raccolti e distrutto strade e ponti.

«Avevamo sempre sentito parlare delle inondazioni del 1999 e di quelle del 1924 – spiegano i gesuiti locali -, una catastrofe quest’ultima che segnò la storia del Kerala per le sue inimmaginabili sofferenze, ma l’alluvione di agosto è stata peggiore di quelle che l’hanno preceduta».

Oltre ai 400 morti e al milione di sfollati, il traffico stradale e ferroviario è stato interrotto un’intera economia è stata distrutta. Il primo ministro del Kerala, Pinarayi Vijayan, ha dichiarato che le perdite economiche supererebbero i 3,73 miliardi di dollari.

Oggi, circa 50.000 persone vivono ancora nei 300 campi profughi allestiti in tutto lo stato. Più di quattro milioni di posti di lavoro sono stati distrutti dalle inondazioni, mentre 3,3 milioni di posti di lavoro sono in pericolo. Le aziende agricole e le piantagioni sono state gravemente colpite. Il 30% dell’area dedicata al cardamomo dev’essere ripiantumata. Un quarto di quella del tè è stata allagata e subirà un calo dei rendimenti.

«In termini di numeri e dati – spiegano i gesuiti -, dalit e adivasi non hanno subito gravi perdite, ma considerando il fatto che la maggior parte di loro dovrà fare affidamento unicamente sul governo e visto il ritmo lento degli interventi, dovranno attendere molto tempo prima che la loro vita sia risolta».

Di fronte a questa emergenza, i gesuiti, attraverso le organizzazioni legate alla rete Lok Manch, sono intervenute per sostenere le famiglie più povere nelle aree più remote. In particolare nei distretti di Wayanad, Ernakulum e Panamaram.

I fondi raccolti però non bastano. I gesuiti indiani hanno così fatto un appello allo Xavier Network, la rete delle Ong gesuitiche di Europa, Nord America e Australia. La risposta è stata pronta. Le organizzazioni, tra le quali anche la Fondazione Magis, hanno risposto subito inviando fondi. Ma servono ancora aiuti. Pui aiutarci anche tu. Dona ora!

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