Gesuiti
MAGIS
Opera missionaria della Provincia Euro-Mediterranea dei gesuiti
MAGIS Diritti fondamentali Tutelare i minatori artigianali in tempo di Covid-19
Italia,

Tutelare i minatori artigianali in tempo di Covid-19

justice in mining

Il MAGIS sostiene l’appello lanciato da Justice In Mining (rete globale di advocacy ignaziana della Compagnia di Gesù) ai governi e alle compagnie minerarie affinché rafforzino la cooperazione e la solidarietà nei confronti delle comunità più vulnerabili coinvolte nell’attività mineraria – in particolare con i minatori artigianali e le loro famiglie – sulle quali la pandemia Covid-19 rischia di avere un impatto devastante.

Informazioni

Justice in Mining è la rete mondiale dei gesuiti che supporta le comunità colpite dall’attività estrattiva in Asia, America Latina e Africa, i cui diritti fondamentali (tra cui sicurezza, istruzione e assistenza sanitaria) sono spesso calpestati. La Rete opera affinché cessi la criminalizzazione dei leader sociali, dei difensori dei diritti umani e degli attivisti ambientali, e affinché i governi nazionali e le industrie estrattive garantiscano equità e sostenibilità.

Contesto

Il settore minerario artigianale rappresenta un’importante fonte di sostentamento e di reddito per molte famiglie povere e periferiche (circa 100 milioni di persone) in Africa, Oceania e America centrale e meridionale. La stragrande maggioranza lavora nel settore informale e non ha accesso all’assistenza sanitaria e ad altre forme di protezione sociale. Spesso si trovano in zone di conflitto o in aree ad alto rischio, dove la criminalità organizzata e i gruppi armati approfittano della situazione per imporre tasse illegali, contrabbandare minerali o appropriarsi di miniere artigianali.

Guillermo Otano Jiménez, Coordinatore della Rete Justice in Mining, lancia l’allarme: “Le restrizioni imposte al commercio internazionale dall’attuale crisi sanitaria avranno un impatto devastante su queste comunità. L’aumento delle disuguaglianze metterà a repentaglio la pace e la sicurezza già precarie in alcune regioni, come nella RD Congo orientale o in altre zone colpite da conflitti e ad alto rischio.”

Inoltre, il mantenimento dell’attività estrattiva senza le dovute precauzioni legate alla pandemia potrebbe mettere a repentaglio la vita dei lavoratori e delle comunità locali. Jiménez continua: “L’appello alla solidarietà e alla cooperazione con le comunità locali e i lavoratori dovrebbe essere rivolto anche alle compagnie minerarie. La decisione di ridurre ed eventualmente di interrompere le attività minerarie dovrebbe tenere conto della voce dei lavoratori e delle parti locali. Laddove sono necessari servizi minimi per garantire la sicurezza delle miniere e delle dighe, le aziende dovrebbero fornire ai lavoratori i mezzi necessari (ad esempio formazione, dispositivi di protezione personale, ecc.) per proteggere la loro salute.”

Raccomandazioni

Justice in Mining chiede:

– che i governi nazionali garantiscano che i minatori artigianali e su piccola scala dispongano dei mezzi necessari per proteggersi dalla pandemia;

– che i governi nazionali, le agenzie di sviluppo e le organizzazioni internazionali includano i minatori artigianali e i piccoli minatori disoccupati e le loro famiglie tra i gruppi prioritari per gli aiuti umanitari;

– che gli operatori economici che lavorano con i minatori artigianali elaborino linee guida per la protezione e l’igiene sul posto di lavoro, considerando anche i rischi cui sono esposte le donne che lavorano nel settore.

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