Gesuiti
MAGIS
Opera missionaria della Provincia Euro-Mediterranea dei gesuiti
MAGIS Diritti fondamentali L’ebola torna a fare paura: due nuovi casi in Guinea
Guinea,

L’ebola torna a fare paura: due nuovi casi in Guinea

L’ebola torna a far paura in Africa occidentale. Se giovedì della scorsa settimana, la Sierra Leone ha dichiarato la fine della recente recrudescenza del virus nel Paese, ieri in Guinea due cadaveri sono risultati positivi. Lo ha reso noto il Governo di Conakry, dopo che l’epidemia era stata dichiarata terminata il 29 dicembre. Le due persone appartenevano alla stessa famiglia e vivevano nella zona di Koropara, nella prefettura di N’Zerekore, circa mille chilometri Sud-Est della capitale. Secondo le autorità sanitarie guineane, ci potrebbero essere altri tre casi. Per questo motivo, il sistema sanitario nazionale è stato posto nuovamente in allarme e sono state predisposte tutte le le misure appropriate per limitare un possibile contagio.

A gennaio, a più di due anni dal primo caso, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) aveva decretato la fine della trasmissione del virus in Liberia. I responsabili avevano dichiarato che «tutte le catene note di trasmissione sono state fermate in Africa occidentale». In due anni l’ebola ha toccato dieci Paesi, tra i quali l’Italia, la Spagna e gli Usa, provocando 11.315 morti accertati su 28.637 casi, oltre il 99% dei quali in Guinea, Liberia e Sierra Leone.

I responsabili dell’organizzazione internazionale, però, erano consapevoli del rischio di nuove epidemie. «Il nostro lavoro non è finito e la vigilanza è necessaria per evitare nuovi focolai – aveva detto la direttrice generale dell’Oms, Margaret Chan -. Identificare e interrompere ogni catena di trasmissione è stato un risultato monumentale. Lo sforzo necessario è stato enorme e tanto è stato compiuto dalle autorità nazionali, da eroici operatori sanitari, dalla società civile, da organizzazioni locali e internazionali e partner generosi».

I nuovi casi in Guinea sembrano confermare le preoccupazioni dell’Oms e la necessità di intervenire nuovamente per bloccare il contagio. Come sempre, i gesuiti sono in prima linea. Attraverso il Magis puoi sostenere i loro sforzi. Vieni a scoprire che cosa hanno fatto e come puoi aiutare i gesuiti.

Condividi