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MAGIS Notizie Appello emergenza Myanmar
Myanmar,

Appello emergenza Myanmar

Sfollati portati in salvo sul barcone (Myanmar)

I gesuiti sono in prima linea nel cercare una via di ripresa che sembra quasi inimmaginabile. A Mandalay, devastata dal terremoto, due gesuiti coordinano gli aiuti di emergenza con la Chiesa locale, distribuendo cibo, acqua, medicine, vestiti, coperte e forniture per rifugi.” Queste le parole di Gillian Donoghue, operatrice Myanmar Jesuit Region, con cui la Fondazione MAGIS collabora per portare aiuto alla popolazione colpita dal sisma.

Dopo due mesi dal devastante terremoto che ha distrutto ampie zone nella parte centrale del paese facendo migliaia di vittime e di sfollati, la situazione permane disastrosa. La ricostruzione è lenta e difficile, in un paese in cui la guerra civile continua a seminare morte e distruzione tra una popolazione inerme. Si calcola che oltre 6,5 milioni di persone necessitano di assistenza.

Riportiamo di seguito alcuni stralci dell’articolo di Gillian Donoghue, pubblicato sulla rivista Gesuiti Missionari Incontri di giugno 2025: “Una nazione sull’orlo del baratro: la crisi in corso in Myanmar”.

“Il Myanmar è un paese che molti conoscono solo attraverso i titoli dei giornali. Una terra segnata dal conflitto ma spesso trascurata dai media internazionali. Il 28 marzo 2025, un potente terremoto ha squarciato il cuore della nazione. Le immagini di devastazione hanno fatto rapidamente il giro del mondo, ma poi l’attenzione mondiale è velocemente svanita. Il popolo del Myanmar è rimasto solo a soffrire.

Già prima del terremoto, dopo il colpo di Stato militare del 2021, il Myanmar si trovava in una condizione di profonda crisi, non soltanto politica, ma anche economica. Quasi il 30% della sua popolazione – circa 20 milioni di persone – vive oggi in condizioni di estrema povertà.

A fronteggiare questa situazione drammatica, ci sono da oltre due decenni i gesuiti […]. La missione in cui si impegnano i gesuiti si estende però ben oltre le aule scolastiche. Vengono da loro svolte attività di aiuto nelle regioni devastate dalla guerra, nelle baraccopoli, nei campi profughi e tra gli sfollati. […]

Il 1° febbraio 2025 sono trascorsi quattro anni dal colpo di stato militare che ha distrutto il già fragile progresso democratico del paese. Da allora, sotto le bombe, oltre un milione di persone sono fuggite dal paese e più di 3,5 milioni sono sfollate all’interno dei suoi confini. Nei campi sovraffollati, si sono diffuse fame e malattie. Molti luoghi sacri, non solo le chiese ma anche i monasteri e le moschee, sono stati distrutti. Questa situazione già di per sé drammatica si è aggravata alla fine del 2024, con il tifone Yagi che ha spazzato via intere comunità. Era questa la situazione dello Stato prima del terremoto del marzo 2025, che ha dato un colpo di grazia ad una popolazione già sull’orlo del baratro.

I gesuiti sono in prima linea nel cercare una via di ripresa che sembra quasi inimmaginabile. […] La loro presenza è un faro di speranza.”

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Mentre il dramma del popolo birmano prosegue, rinnoviamo l’appello a sostenere la popolazione colpita dal sisma:

Banca Popolare di Sondrio
IBAN: IT28 R056 9603 2000 0001 4162 X10
BIC/SWIFT: POSOIT22XXX

Conto corrente postale
n. 909010
IBAN Poste: IT16A0760103200000000909010

intestati a Fondazione MAGIS ETS
Via degli Astalli, 16 – 00186 Roma

CAUSALE: Emergenza terremoto Myanmar

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