Gesuiti
Fondazione Magis ets
Opera missionaria della Provincia Euro-Mediterranea dei gesuiti
MAGIS Diritti fondamentali Difendere i difensori dei diritti umani in tempo di Covid-19
Italia,

Difendere i difensori dei diritti umani in tempo di Covid-19

difensori diritti umani

Il MAGIS aderisce e sostiene l’appello lanciato da Justice in Mining – rete globale di advocacy ignaziana della Compagnia di Gesù – ai governi affinché tutelino l’incolumità e la libertà d’espressione dei difensori dei diritti umani e dei leader di comunità, che in questo tempo di pandemia sono particolarmente esposti a repressioni e uccisioni.

Informazioni

Justice in Mining è la rete mondiale dei gesuiti che supporta le comunità colpite dall’attività estrattiva in Asia, America Latina e Africa. Pur vivendo in territori ricchi di risorse naturali, la maggior parte di queste comunità soffre di povertà, violenza, disuguaglianza e mancanza di accesso ai servizi di base (come istruzione e assistenza sanitaria). L’obiettivo principale della Rete è quello di porre fine alla criminalizzazione dei leader sociali, dei difensori dei diritti umani e degli attivisti ambientali, e di far sì che i governi nazionali e le industrie estrattive affrontino le questioni dell’equità e della sostenibilità.

Contesto

In questo tempo di emergenza umanitaria i difensori dei diritti umani e i leader di comunità sono particolarmente vulnerabili a causa dell’isolamento sociale anti-contagio e della mancanza di attenzione da parte dei media. Il rischio, infatti, è che i governi approfittino delle misure volte a contenere il diffondersi del virus per reprimerli. Scrive Guillermo Otano Jiménez, membro di ALBOAN – ONG dei gesuiti spagnoli – e Coordinatore della Rete Justice in Mining: “Alcuni governi e altri attori potrebbero usare questa crisi per espandere i loro poteri, soffocare le libertà civili e mettere a tacere ogni forma di critica”.

È quanto sta già avvenendo in Colombia, dove gli squadroni della morte approfittano del lockdown per uccidere gli attivisti, ma può accadere anche in altri paesi dell’America Latina (in particolare in Honduras e in Brasile) o in altri continenti.

Anche in India e nelle Filippine si teme che le misure estremamente dure imposte dai governi (tra cui coprifuoco, maltrattamenti e detenzione arbitraria di giornalisti, leader di comunità e difensori dei diritti umani) non vengano revocate una volta passata l’emergenza.

Raccomandazioni

Justice in Mining chiede ai governi di garantire:

– che le misure eccezionali adottate per contenere il contagio (tra cui le restrizioni alla mobilità e le limitazioni al diritto di associazione e di riunione pacifica) siano temporanee, necessarie e proporzionate alla protezione della salute pubblica;

– che i sistemi di protezione adottati dagli enti pubblici e dalle comunità locali per proteggere i difensori dei diritti umani non siano sospesi o limitati durante la quarantena;

– che siano tutelate la libertà di stampa, il diritto all’informazione e alla libertà di parola, in modo che i difensori dei diritti umani, i leader delle comunità e le organizzazioni della società civile possano dar voce alle esigenze delle persone emarginate e più vulnerabili, e responsabilizzare i governi, le autorità e i decision-maker;

– che vengano immediatamente rilasciati gli otto difensori dell’acqua dei fiumi Guapinol e San Pedro in Honduras, arbitrariamente arrestati e tuttora in carcere da oltre otto mesi.

 

Condividi