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MAGIS Diritti fondamentali Emergenza Ucraina: l’accoglienza è ponte di pace
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Emergenza Ucraina: l’accoglienza è ponte di pace

Dei 17 profughi ucraini ospitati, dallo scorso 3 marzo, presso il Cenacolo Mariano delle Missionarie dell’Immacolata Padre Kolbe (situato a pochi chilometri da Bologna) hanno maturato diverse scelte riguardo al loro futuro e hanno lasciato il Cenacolo in tempi diversi, nel periodo compreso tra metà giugno e fine luglio. Dal primo agosto è rimasta ospite solo una persona adulta.

Le persone ospitate e normoudenti sono state 3 adulti e 4 minori. Una mamma con un bimbo di 1 mese e una bimba di 6 anni ed un’altra mamma con un bimbo di 3 mesi ed una bimba di 2 anni, con la loro nonna. A fine luglio, le due mamme con i rispettivi figli hanno raggiunto i loro mariti in Ucraina. Sperano di poter rimanere nel loro paese ma hanno già fatto richiesta di poter ritornare al Cenacolo Mariano qualora dovessero percepire pericolo. La nonna, invece, è rimasta al Cenacolo.

Sono state anche ospitate persone audiolese (8 adulti e 3 minori). Una famiglia i cui membri sono tutti sordomuti (marito, moglie al 7° mese di gravidanza al momento dell’arrivo al Cenacolo, ma ora con figlia neonata ed una figlia di 6 anni); un’altra mamma con la figlia di 10 anni, entrambe sordomute; un fratello e una sorella sordomuti; infine tre adulti (un uomo e due donne). La famiglia composta da marito, moglie e due bambine (la più piccola nata a Bologna lo scorso 10 giugno) e la famiglia composta da 1 fratello ed una sorella hanno richiesto la protezione internazionale. I primi a metà giugno e i secondi a metà luglio, si sono trasferiti nel centro di Bologna presso strutture SAI e hanno iniziato il percorso che prevede il ritiro del passaporto e il non ritorno in Ucraina. Intendono cercare lavoro e prendere residenza a Bologna.

Nel mese di giugno sono partiti anche gli altri ospiti non udenti: uno ha raggiunto la nonna in Francia, una mamma con la figlia invece hanno raggiunto parenti in Israele. Due donne adulte risiedono a Bologna, in attesa di rientrare in Ucraina appena possibile.
Durante la loro permanenza al Cenacolo Mariano gli ospiti ucraini hanno ricevuto alloggio e alimenti totalmente gratuiti da parte delle Missionarie dell’Immacolata Padre Kolbe.
La collaborazione con diversi volontari per il reperimento delle derrate alimentari e la preparazione dei pasti è stata puntuale e continuativa fino ai primi giorni di luglio.
La collaborazione con i medici sanitari dell’USL di Sasso Marconi e Casalecchio di Reno è stata preziosa per tutti gli interventi di emergenza: visite, vaccinazioni, pediatria ed esami clinici. Poi, in un secondo momento gli aspetti sanitari sono rientrati nella norma. Tutti hanno ricevuto il libretto sanitario temporaneo. Inoltre, la mamma audiolesa in attesa è stata ricoverata all’Ospedale Maggiore per complicazioni fino al giorno del parto che è avvenuto il 10 giugno.

La Fondazione Magis ha contribuito a sostenere il progetto d’accoglienza dei profughi ucraini.

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