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Opera missionaria della Provincia Euro-Mediterranea dei gesuiti
MAGIS Cultura Approvato regolamento sui minerali insanguinati
Italia,

Approvato regolamento sui minerali insanguinati

L’Unione europea ha un nuovo regolamento per impedire l’importazione di minerali estratti in situazioni di conflitto o di violazione di diritti umani. Alcune (non tutte) le imprese europee che commerciano stagno, tungsteno, tantalio e oro saranno obbligate ad adottare misure per evitare che la loro filiera produttiva sia collegata ai «conflict minerals».

La normativa, conclusa ieri e frutto di lunghi negoziati tra le istituzioni europee e i singoli Stati, è la prima legge vincolante di questo tipo a essere approvata. Ha però due gravi limiti: esclude una gran numero di imprese e non entrerà in vigore immediatamente (ma solo dopo un periodo di transizione di tre anni). La negoziazione tra Unione europea e Stati membri ha infatti fissato una serie di soglie di importazione che ridurranno drasticamente il numero di soggetti coinvolti. Quindi un ammontare di minerali pari a milioni di dollari potrebbe entrare in Europa senza alcun controllo.

C’è delusione tra le organizzazioni della società civile (tra cui anche il Magis che, insieme alla Rete Xavier, ha partecipato alla campagna) che in questi anni si è battuta per una normativa stringente sulla questione dei «minerali insanguinati». «Con la previsione dei tre anni di transizione e i compromessi al ribasso l’Europa volta le spalle a tutte quelle persone che oggi vivono nella Repubblica Democratica del Congo e in molti altri Paesi che non vedranno cambiamenti significativi nelle condizioni di sfruttamento e violazioni di diritti umani in cui versano – ha dichiarato Gianfranco Cattai, Presidente Focsiv, la federazione delle Ong di ispirazione cattolica -. Naturalmente speriamo ci sia piena responsabilità e diligenza da parte di tutti gli attori nell’applicazione del regolamento. Focsiv e altre organizzazioni della società civile ci saranno, ben consapevoli del nostro ruolo fondamentale nel monitoraggio e nel rafforzamento concreto sul campo della normativa».

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