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MAGIS Cultura Le Ong cattoliche: «L’Ue approvi un regolamento efficace sui minerali insanguinati»
Italia,

Le Ong cattoliche: «L’Ue approvi un regolamento efficace sui minerali insanguinati»

La campagna sui minerali che provengono da zone di conflitto prosegue, a un anno dall’approvazione da parte del Parlamento europeo di un regolamento vincolante per le imprese importatrici. Questo regolamento, per diventare legge, deve però essere approvato anche dalla Commissione e dal Consiglio europeo. E proprio oggi, 11 maggio, si tengono trattative a porte chiuse sulla normativa tra le tre istituzioni europee. Per far pressioni sui leader europei, il Cidse (la rete internazionale di organizzazioni cattoliche allo sviluppo) ha pubblicato un’inserzione sul prestigioso quotidiano economico britannico «Financial Times» per chiedere ai leader europei di supportare un approccio obbligatorio. Nell’appello si afferma che solo un regolamento efficace, basato su un approccio vincolante, potrà garantire trasparenza nel commercio dei minerali e tutelare le popolazioni vulnerabili vittime di un sistema in cui l’uomo è sfruttato per arricchire pochi signori della guerra e alcune imprese complici. Anche il Magis e la Rete Xavier, la rete europea di Ong operanti nel campo della cooperazione internazionale legate alla Compagnia di Gesù, sostiene la campagna. Di seguito pubblichiamo il testo dell’inserzione.

Cara Unione europea,
questo è un momento decisivo per mettere fine ai minerali dei conflitti.
Ad oggi i cittadini europei non possono essere sicuri che gli smartphone, le auto o gli altri prodotti hi-tech acquistati non siano stati fabbricati usando minerali associabili a violazioni dei diritti umani. Per affrontare questa questione, nel 2014 è stata proposta una Legge europea sui minerali dei conflitti, ed attualmente siamo alle negoziazioni finali. In questo cruciale momento, gli Stati europei devono dimostrare ai loro cittadini di sostenere una regolamentazione obbligatoria su tutta la filiera produttiva dei minerali dei conflitti. Il requisito vincolante è fondamentale per una legge che possa fare la differenza per le persone che vivono nelle aree di conflitto e per dare garanzie ai cittadini europei!
Giusto un anno fa il Parlamento Europeo ha votato a favore di un regolamento efficace volto a contrastare il commercio dei minerali dei conflitti. Ma molti Stati europei stanno cercando di indebolire la proposta. La negoziazione finale è avvenuta a porte chiuse nella fase del trilogo durante la quale la proposta di legge è stata annacquata e resa quasi insignificante per le vittime di questo commercio insanguinato.
Se le proposte dei governi venissero adottate, la Legge europea cadrebbe ben al di sotto degli standard globali sui minerali dei conflitti così come di iniziative simili in Stati Uniti, Cina e vari Stati africani. L’Unione europea ha già dimostrato una leadership importante su molte altre tematiche come il cambiamento climatico, la protezione ambientale e sugli standard di sicurezza dei consumatori. E’ giunto il momento di dimostrare una forte leadership sui minerali dei conflitti!

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