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MAGIS Cultura Il CAC durante la pandemia
Brasile,

Il CAC durante la pandemia

Formazione CAC

Il Centro Alternativo di Cultura – CAC – è il centro sociale dei gesuiti del Brasile amazzonico, che agisce in 14 comunità urbane periferiche, in particolare presso le comunità riberinhas che vivono lungo i fiumi e le comunità quilombolas degli afro discendenti. Il CAC promuove attività socioculturali, circoli di cultura, “ruote” di ascolto e di condivisione, scambio di conoscenze e di spiritualità, attiva così processi educativi trasformatori e di promozione umana rivolti a bambini/e , adolescenti, famiglie e leader comunitari. 

Le attività formative sono svolte nelle aree più diverse e periferiche, realtà che vengono proprio per questo raggiunte dagli educatori e dalle educatrici del CAC, animatori che credono nella potenza dell’Educazione Popolare, della Spiritualità e Pedagogia ignaziana attraverso le quali è possibile “amazzonizzare” il mondo in vista del “Bom Viver” e della Ecologia integrale. Tutto ciò è reso possibile grazie all’articolazione in rete con istituzioni, gruppi e movimenti locali che coltivano da anni la spiritualità amazzonica della “Cura del Creato e della Casa Comune” e si organizzano in vista della difesa e promozione dei diritti dei bambini/e dei popoli della Amazzonia.

Dal momento in cui la Compagnia di Gesù ha definito le quattro Preferenze Apostoliche Universali, il CAC cerca di realizzare le sue attività rispondendo a tale invito, mettendosi con umanità a servizio delle persone che quotidianamente vedono violati i loro diritti fondamentali. Il CAC è impegnato soprattutto nella quarta Preferenza, la cura della Casa Comune vissuta come una spinta verso un cammino attivo, con senso di speranza, alla ricerca della riconciliazione secondo il principio che “tutto è interconnesso”.

La conversione ecologica anima il modo di procedere del CAC con la promozione della Giustizia Socio ambientale; concretizzata i processi educativi e le azioni comuni che rafforzano la comprensione del vero significato dell’Ecologia integrale. Non si tratta di un ambientalismo superficiale ma della capacità di dar attenzione a tutto, un’ecologia della vita quotidiana. Si tratta di un’ecologia trascendente che si occupa di bene comune e di giustizia tra le generazioni, che difende, cura e promuove la vita e la dignità umana. È la “Cuidadania” (gioco di parole tra Cuidato=prendersi cura e Cidadania= cittadinanza. Prendersi cura del cittadino)

L’impegno nella quarta Preferenza Apostolica durante questo periodo di isolamento e di distanziamento sociale provocato dal Covid-19, ha spronato il CAC a sostenersi e a riflettere, rafforzando la comprensione di essere un centro sociale che mette l’accento sulla cura dei bambini e degli adolescenti, sulla cura delle persone vulnerabili, sulla cura dell’ambiente e della spiritualità.

Fin dall’inizio del Covid-19, il CAC ha promosso la Rete Amazzonica di Solidarietà e Resistenza unendo istituzioni, gruppi, movimenti sociali e popolari, chiese e congregazioni religiose per fare fronte agli impatti della pandemia sulle popolazioni più vulnerabili, soprattutto l’impatto economico e sociale, dove i più colpiti sono i poveri, i disoccupati, i lavoratori informali e le piccole imprese economiche come quelle dell’economia solidaria, dell’agricoltura familiare e della coltivazione biologica; il tragico impatto sulle donne sole con figli a carico, le casalinghe, quelle con impieghi precari e impiegate nella sanità, e ancora l’impatto sulle persone che vivono in strada, i migranti e rifugiati.

A partire dalla Rede Amazzonica di Solidarietà e Resistenza il CAC ha promosso e coordinato azioni concrete insieme alle comunità: raccolta e donazione di cesti contenenti prodotti alimentari provenienti dall’agricoltura familiare legati al Movimento senza Terra, distribuzione di mascherine e di kit di igiene personale e disinfettanti per l’ambiente, pubblicazione di materiale informativo sulla prevenzione del Covid-19, accesso all’aiuto emergenziale, nonché denunce di abusi sessuali su bambini e adolescenti, violenza sulla donna. Con altre istituzioni, ha promosso attività generatrici di reddito sostenendo gruppi di economia solidale per la confezione e l’acquisto di mascherine, promovendo la solidarietà e rafforzando la partecipazione della società nel superamento dei problemi sociali e nella costruzione del “Bom Viver”.

La Rete Amazzonica di Solidarietà e Resistenza, ha sostenuto 128 famiglie in situazione di vulnerabilità. Sono state distribuite oltre 8 tonnellate di alimenti organici, più di 2000 ceste alimentari, 5000 kit di igiene e di pulizia, 1500 maschere, oltre a 750 kit di materiale educativi.

In alcuni momenti e per alcune realtà, il CAC è stata la sola realtà che ha prestato ascolto alle persone portando loro un messaggio di speranza e di allegria convinti che “il mondo più che un problema da risolvere, è un mistero gaudioso che contempliamo nell’allegria e nella lode” e in cui il Creatore non ci abbandona, e mai rinuncia al suo progetto di amore, non si pente di averci creato (LS 12,13)

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