Gesuiti
Fondazione Magis ets
Opera missionaria della Provincia Euro-Mediterranea dei gesuiti
MAGIS Notizie Il Sinodo sulla sinodalità visto e vissuto nel contesto della Chiesa latinoamericana
Italia,

Il Sinodo sulla sinodalità visto e vissuto nel contesto della Chiesa latinoamericana

L’attuale cammino sinodale è stato ispirato da quello latinoamericano

Guardando alla realtà ecclesiale latinoamericana, si può affermare che l’Assemblea Ecclesiale per l’America Latina e i Caraibi, tenutasi nel novembre 2021, è stata un chiaro evento di Chiesa sinodale, poiché è stata vissuta “come una vera esperienza di sinodalità, nell’ascolto reciproco e nel discernimento comunitario di ciò che lo Spirito Santo vuole dire alla sua Chiesa”. Varie esperienze comunitarie delle sue comunità locali, però, dimostrano che, anche prima che si svolgesse questa prima assemblea ecclesiale continentale, la sinodalità era già presente nella visione e nella pratica della Chiesa latinoamericana. È il caso, ad esempio, della preparazione e dello svolgimento del Sinodo speciale sull’Amazzonia, un evento di singolare importanza perché ha riflettuto sul ruolo della Chiesa in una regione di 7,8 milioni di chilometri quadrati in cui vivono 33 milioni di abitanti, tra cui 1,5 milioni di indigeni di 385 popoli. Al riguardo, non c’è dubbio che il Sinodo dell’Amazzonia è servito, in qualche modo, come base per la convocazione dell’attuale Sinodo sulla sinodalità. Anzi esso ha fatto da ispirazione a molte novità del pontificato di Papa Francesco.

In particolare, comunque, è nel Sinodo speciale sull’Amazzonia, che ha avuto come titolo “Amazzonia: nuovi percorsi per la Chiesa e per una ecologia integrale”, che è possibile rinvenire la prova metodologica più rilevante del graduale e progressivo cammino verso una Chiesa sinodale. È in quel contesto che il Papa ha intuito che per preparare bene le assemblee sinodali, è necessario promuovere un discernimento di ampio respiro. Il processo vissuto nelle Chiese latinoamericane dall’inizio della convocazione fino all’attuale Sinodo sulla sinodalità, rivela quali siano le basi teologiche ed ecclesiologiche che la Chiesa ha assunto a livello universale sotto la guida di Francesco, che, non a caso, è anche un membro della Chiesa latinoamericana. Il processo sinodale portato avanti in America Latina, pertanto, può essere considerato un precursore del processo sinodale che si sta svolgendo in tutta la Chiesa universale.

Illuminata e rafforzata dalle conclusioni delle sue assemblee episcopali, la Chiesa in America Latina e nei Caraibi cerca infatti di vivere il suo processo di conversione pastorale, che richiede, come si legge al n. 30 del documento finale del CELAM (Consiglio episcopale latinoamericano, ndr), una revisione della “prassi personale e comunitaria, delle relazioni di uguaglianza e di autorità, delle strutture e delle dinamiche”. Naturalmente, però, un tale processo richiederà un cambiamento sia di mentalità che nei modi di relazionarsi, rendendo possibile la riforma delle nostre strutture ecclesiali di leadership e di governo. Occorre cioè immaginare nuove opzioni pastorali basate su un cambiamento di mentalità e sul rinnovamento delle strutture esistenti.

di Adelson Araújo dos Santos SJ

Condividi