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MAGIS Diritti fondamentali La ricostruzione post terremoto continua
Nepal,

La ricostruzione post terremoto continua

In Nepal la ricostruzione post terremoto avanza. Terminato il periodo dei monsoni, le condizioni meteo sono più favorevoli e le comunità si sono attivate per riprendere i lavori. L’attenzione non si concentra solo sulle abitazioni private, ma anche sugli edifici pubblici: scuole, spazi comuni, sentieri e strade. I gesuiti del Nepal Jesuit Social Institute (Njsi) hanno ripreso la loro opera di assistenza e di finanziamento degli interventi.

Come nel caso della Ban Sangu School. Danneggiata da una frana che uccise una quarantina di studenti due anni fa e poi ulteriormente danneggiata dai terremoti del 25 aprile e del 12 maggio 2015, non era più agibile. Grazie all’intervento dei gesuiti, è stato possibile iniziare a edificare una struttura semipermanente che permetta ai ragazzi di tornare nelle aule e continuare i loro studi.

Nella comunità di Nuwakot, il centro per disabili è stato distrutto dal sisma. I ragazzi sono così costretti a rimanere a casa e non possono frequentare le lezioni. Grazie al Njsi, è stata avviata la costruzione del centro. Quando sarà completata per i 62 alunni potranno rientrare nella struttura e riprendere il cammino di formazione.

La ricostruzione sta procedendo anche con la collaborazione della popolazione. Come nel villaggio di Rakathum, dove le donne hanno deciso, insieme ai gesuiti, di dar vita a una costruzione che permetta di ospitare le persone in caso di emergenza. Nella discussione si è deciso quale fosse il contributo dovuto dalla comunità e come intervenire per preparare il terreno per l’edificio.

Queste sono solo alcune delle storie della ricostruzione in Nepal. Storie di determinazione, tenacia e solidarietà che vedono anche i gesuiti protagonisti. Attraverso il Magis è possibile contribuire a questo sforzo per restituire la normalità a una nazione prostrata dal sisma. Se sei interessato a offrire un aiuto, clicca qui.

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