Emergenza Covid-19 in Brasile e India

Mentre in alcuni Paesi, con le vaccinazioni che procedono a ritmo sostenuto e grazie alle misure di prevenzione e contenimento del contagio messe in atto dalle istituzioni, la situazione sembra essere sotto controllo, in altri è ormai catastrofe umanitaria, sociale ed economica. Tra questi in particolare il Brasile e l’India che stanno vivendo da mesi una delle più gravi emergenze sanitarie mai affrontate. Nonostante la situazione sia davvero molto difficile, la Fondazione MAGIS lavora senza sosta per supportare le comunità locali e rispondere a questa emergenza, soprattutto a favore di chi vive in contesti marginalizzati.

Contesto

Il Brasile sta attraversando da mesi uno dei suoi momenti più drammatici, con un numero di contagi e di decessi legati al COVID-19 impressionante. Il bilancio totale delle vittime finora rende di fatto il Paese del Sud America il secondo più colpito al mondo, subito dopo gli Stati Uniti e prima dell’India. Le comunità dei gesuiti e dei laici impegnati con loro, nello stato di Bahia, Maranhão e Parà si sono organizzate e prestano il loro aiuto alle famiglie più bisognose distribuendo cibo, prodotti di igiene personale e disinfettanti, con campagne di informazione/sensibilizzazione per contrastare la diffusione dei contagi. Ci si prende cura anche della sfera emotiva, umana e spirituale con visite dirette o attraverso i social media. I percorsi didattici sono stati riformulati attraverso la formazione a distanza e sostenendo i costi Internet per i ragazzi che altrimenti sarebbero rimasti esclusi. Dall’altra parte del mondo, anche l’India continua a sperimentare una delle più gravi emergenze sanitarie mai affrontate. La situazione è drammatica, soprattutto a Delhi e nelle grandi città, ma sono fortemente colpite anche le aree rurali, rimaste indenni nella prima ondata. Il sistema sanitario è al collasso, tra i poveri degli slum e nelle zone tribali ci si ammala e si muore in silenzio, senza dignità.