Il progetto, avviato a settembre 2022, prevede le seguenti attività principali:

–          Ristrutturazione della cucina comunitaria donata alla comunità di Embratel dai gesuiti di Capim Grosso. La cucina comunitaria è il luogo dove le donne fanno formazione e preparano i biscotti. Luogo non solo di lavoro e formazione, ma anche di incontri: tutta la comunità di Embratel (mariti e bambini) è stata coinvolta nei lavori di ristrutturazione: reperimento della sabbia e a acqua per i lavori di muratura pulizia etc.

–          Formazione teorica sull’associazionismo, economia solidale e gestione/amministrazione. La formazione pratica sulla preparazione di biscotti: igiene, imballaggio, consolidamento del marchio e acquisizione di un nuovo ricettario, raccolte poi in un libricino e distribuito alle donne

–          Commercializzazione dei biscotti nei mercati e punti vendita locali

La proroga di altri sei mesi vuole realizzare:

1)      Ristrutturazione del bagno che versa in condizioni igienico sanitarie precarie.

2)      Seconda fase della formazione su manipolazione e conservazione degli alimenti.

3)      Corso di cucina per la diversificazione della produzione alimentare e per inserire il Cranjè (tipo di polpette di legumi e gamberetti fritti).

4)      Commercializzazione, pianificazione finanziaria e imprenditorialità, e utilizzo dei social network.

Dove

São José do Jacuípe, Bahia, Brasile

Periodo

Da settembre 2022 a dicembre 2024

Destinatari

Inizialmente sono state coinvolte 20 donne con le loro famiglie. A questo gruppo iniziale si sono aggiunte altre quattro ragazze incuriosite dal progetto. Attualmente, quindi, sono 24 le donne che hanno preso parte al progetto

Contributo

donatori privati

Contesto

Il comune di São José do Jacuípe, dove è stato avviato il progetto, è un comune brasiliano dello stato di Bahia che dista 262 km da Salvador, con una popolazione di 10.546 abitanti, secondo il censimento dell'IBGE del 2021. Qui si trova la diga di São José do Jacuípe, risorsa idrica non è ancora adeguatamente sfruttata a causa della mancanza di investimenti statali. L'economia locale si basa principalmente sull'agricoltura familiare di sussistenza, si producono soprattutto manioca, fagioli e maracujà. A causa del particolare clima semi-arido della regione diventa difficile sviluppare altre colture, per questo si è diffusa la coltivazione della sisal (fibre naturali  utilizzate e conosciute per tappeti e cordami). Il Sisal è una coltura predatoria che sottrae la terra alla coltivazione della pianta del frutto della passione, caratteristica del Sertao e alimento principale del bestiame, e impoverisce notevolmente il terreno rendendolo arido e sterile. Inoltre, i movimenti sociali denunciano l’impiego del lavoro minorile e l’assenza di contratti di lavoro regolari


Condividi il progetto