Attualmente si stima che i guarani siano 270mila concentrati soprattutto in Paraguay, anche se alcune comunità sopravvivono in Brasile, Argentina e Bolivia. La Provincia del Paraguay della Compagnia di Gesù, insieme all’Università cattolica di Itapùa e alla Diocesi dell’Incarnazione, nel dicembre 2015 hanno lanciato un programma formativo annuale per la tutela e la valorizzazione del patrimonio umano, spirituale e artistico della tradizione guarani con l’avvio e la realizzazione di corsi e laboratori di cultura indigena (scultura, ceramica, musica, pittura, teatro, danza, architettura, gestione della comunità, alimentazione, celebrazioni liturgiche, teologia, antropologia, lingua guarani). La sostenibilità del programma verrà garantita dai corsi attivati e dalla vendita dei prodotti realizzati oltre ai contributi della Compagnia di Gesù e di alcune Ong. Tra queste ultime anche il Magis che ha deciso di sostenere una scuola di ceramica (con un corso iniziale in Alto Vera e uno di perfezionamento nella zona di Guavirami), una scuola di scultura (con un corso iniziale a Itapua Poty e uno di perfezionamento nella zona di Guavirami) e un workshop nutrizionale.

Dove

Guavirami, Pedro Juan Caballero, Paraguay

Periodo e stato del progetto

— Concluso

Destinatari

Gli indios guarani, etnia originaria dell'America latina da secoli emarginata.

Contributo

Contesto

Nella storia della Compagnia di Gesù, le Riduzioni, città-comunità costruite tra il Seicento e il Settecento nella regione tra gli attuali Brasile, Paraguay, Bolivia e Argentina, sono state un capitolo importante. Per più di un secolo, rappresentarono un tentativo, reale e non astratto, di dar vita agli insegnamenti del Vangelo attraverso la promozione della giustizia e la tutela dei diritti umani. In queste Riduzioni, i gesuiti impiantarono prospere realtà socio-economiche di vita cristiana, nel pieno rispetto delle popolazioni locali. Queste strutture, pur all'interno delle colonie portoghesi e spagnole, rappresentavano un porto sicuro per le popolazioni indigene che qui riuscivano a trovare protezione dai trafficanti di esseri umani in cerca di manodopera per le grandi piantagioni. Alle attività di queste Riduzioni  venne posto fine quando le potenze coloniali, ai tempi in forte contrasto con la Compagnia di Gesù, riuscirono a cacciare i missionari gesuiti e a distruggere le opere da loro realizzate. Per le popolazioni indigene, in particolare per i guaranì, ciò significò l'inizio di un periodo di oppressione ed emarginazione. Un periodo che non è finito se è vero che, ancora oggi, i guaranì sono una comunità marginalizzata e costretta a vivere in condizioni precarie nelle periferie urbane (contesto a loro estraneo perché la loro tradizione è radicata nella natura della foresta amazzonica).


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