In un paese devastato da una profonda crisi umanitaria, sociale ed economica, il sistema scolastico è in grande difficoltà. Anche le scuole cristiane (i cristiani rappresentano il 34% della popolazione), che sono apprezzate e svolgono un’importante funzione di ponte tra le diverse confessioni religiose del paese, risentono della crisi generale: il 35% degli studenti riceve borse di studio, il 30% delle tasse non viene pagato, i sussidi statali non vengono versati, gli stipendi di insegnanti e dipendenti sono drasticamente diminuiti. Per questi motivi la loro sopravvivenza è in pericolo.

In questo contesto, la Fondazione MAGIS sostiene tre scuole dei gesuiti nella Valle della Bekaa, un’area svantaggiata a nord-est del Libano, al confine con la Siria. L’obiettivo è quello di offrire ai giovani la possibilità di una formazione di qualità e l’occasione di studiare fianco a fianco con giovani di altre confessioni, contribuendo così ad alimentare il dialogo interreligioso e costruire la pace. Le tre scuole accolgono 1.345 alunni (50% ragazze) provenienti da ambienti poveri, tra cui 109 rifugiati siriani. I bambini musulmani (88% degli studenti) e cristiani (12%) studiano e crescono insieme, costruendo giorno per giorno il desiderio di vivere insieme.

Il MAGIS offre un supporto economico alle tre scuole contribuendo a pagare le tasse scolastiche e gli stipendi dei dipendenti (complessivamente 100 tra personale docente e non docente).

I risultati attesi sono i seguenti:

  • le scuole ricevono sostegno per la loro sopravvivenza;
  • i giovani condividono gli studi con coetanei di altre religioni ed etnie collaborando in tal modo al dialogo interreligioso e alla costruzione della pace;
  • gli alunni delle 3 scuole ricevono un’istruzione di qualità.

Il progetto si sviluppa nelle scuole che si trovano rispettivamente a Jdita, Taalbaya, Taanayel (distretto di Zahle – Valle della Bekaa) in Libano.

Dove

Valle della Bekaa, Libano

Periodo

2023-2025

Destinatari

Diretti: 1.465 alunni, di cui il 75% musulmano

Contributo

Contributi privati  

Contesto

Il Libano sta attraversando una profonda crisi umanitaria, sociale ed economica dovuta a diverse cause: guerra civile, conflitto israeliano, conflitto siriano, governance debole. A ciò si sono aggiunti ingenti flussi di rifugiati palestinesi e siriani, la pandemia di Covid-19, la devastante esplosione nel porto di Beirut (2020) e il riacuirsi delle tensioni con Israele. Nel 2019 sono scoppiate vaste proteste popolari contro malgoverno e corruzione. Nel 2020 l’aumento del deficit di bilancio e del debito estero ha portato il Libano all’insolvenza. Attualmente il 40-50% della popolazione attiva è disoccupato; il 50% delle famiglie vive sotto il livello di povertà; la lira libanese (LBP) ha perso il 90% del suo valore dal 2019; i prezzi dei generi alimentari sono decuplicati da maggio 2019.


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