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MAGIS Notizie Siria: formare giovani cristiane e musulmane per garantire loro studi e lavoro
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Siria: formare giovani cristiane e musulmane per garantire loro studi e lavoro

Corso di cucina

La collaborazione con la comunità di Deir Mar Musa. Le donne giovani e quelle rimaste sole non riescono a riprendere il cammino di emancipazione avviato prima della guerra. Le famiglie danno priorità ai maschi per gli studi universitari

Dopo quasi 14 anni di guerra civile – con 13 milioni di persone costrette a fuggire dalle loro case – e dopo il rovesciamento del regime di Bashar al-Assad, la Siria stenta a ritrovare una stabilità interna e una condizione economica che alleggerisca le sofferenze di una popolazione stremata. La mano tesa dell’Europa alla nuova Siria di Ahmad al-Sharaa, detto al-Jolani, col recente stanziamento di aiuti per 5,8 miliardi di euro, e l’annuncio da parte di Donald Trump di una normalizzazione dei rapporti Usa con Damasco e della cessazione delle sanzioni, possono rappresentare boccate d’ossigeno. Ma il Paese è ancora a un bivio, e la situazione umanitaria resta disastrosa.

Secondo i dati dell’Unhcr, più di 16 milioni di siriani hanno ancora bisogno di aiuti urgenti. Inoltre, la sicurezza rimane fragile in molte parti del Paese. I recenti attacchi nelle regioni di Latakia, Tartus, Homs e Hama hanno provocato oltre 1.500 vittime civili, comprese donne e bambini, dice l’Osservatorio nazionale per i diritti umani. Ma ciò che accomuna tutti i siriani è la crisi economica che si aggrava di giorno in giorno. I salari sono bassissimi, c’è chi guadagna solo 25 dollari al mese, che non bastano neppure per pochi giorni, e molti hanno scelto la via della corruzione per poter sopravvivere. La classe media non esiste più, i giovani, ma anche molte famiglie con figli piccoli, cercano ogni occasione per lasciare il Paese.

Ancora più difficile è la situazione per le donne, ed è difficile soprattutto per le giovani o per le donne rimaste sole, che non riescono a riprendere quel cammino di emancipazione avviato prima della guerra. Anche la pandemia ha provocato l’aumento della disoccupazione, dell’abbandono scolastico e dei matrimoni precoci. Mentre la lista delle violazioni contro le donne è lunghissima e affonda le proprie radici in una cultura patriarcale, ben precedente il conflitto.

Proprio a questo grave disagio femminile, e attraverso un approccio interreligioso, vuole rispondere il progetto “Promuovere la formazione delle donne siriane cristiane e musulmane”, attuato dalla Fondazione Magis nella provincia di Homs e nelle aree limitrofe. Partner locale del progetto è la Comunità monastica di Deir Mar Musa el-Habashi, fondata nel 1990 dal padre gesuita Paolo Dall’Oglio, rapito nel luglio 2013 a Raqqa senza che si sia saputo più nulla di lui. La comunità è formata da monaci e monache provenienti principalmente da diverse chiese orientali, dediti alla preghiera, al lavoro manuale e al dialogo cristiano-islamico, e ne è priore padre Jihad Youssef, che è anche referente sul posto per l’esecuzione del progetto Magis.

L’obiettivo di promuovere la formazione di giovani siriane di diversa fede religiosa mira anche a garantire il loro accesso agli studi universitari. Ecco quindi l’assegnazione di borse di studio alle studentesse per l’acquisto di materiali didattici, i trasporti dai villaggi verso l’università, il pagamento di affitti e le altre necessità. All’origine delle borse di studio c’è la compianta figura della diplomatica Tosca Barucco, ex capo delegazione Ue in Siria in carica dall’agosto 2017 al luglio 2019, scomparsa prematuramente in Italia nel maggio 2021.

La situazione economica e il continuo aumento dei costi dei trasporti, dei libri, del materiale didattico e degli affitti sono il principale ostacolo a cui devono far fronte gli studenti, ma in particolar modo le studentesse, poiché le famiglie danno priorità ai figli maschi, piuttosto che alle femmine, al momento di decidere chi deve proseguire il percorso di studi universitari. Molte studentesse devono quindi lavorare per mantenersi agli studi e questo causa dei rendimenti più bassi. Inoltre, il sistema universitario è fratturato e debole, con livelli formativi scadenti: per questo molte studentesse hanno bisogno di migliorare la preparazione attraverso corsi specialistici, ad esempio in lingua straniera, contabilità, conoscenze informatiche.

Il progetto, che va avanti dall’ottobre 2023, finora con 245 beneficiarie, sta dando i suoi risultati. “Ho beneficiato del progetto di sostegno alle donne di Tosca Barucco frequentando un corso di inglese per sviluppare le mie competenze e potermi inserire nel mercato del lavoro – spiega Alaa Mokhlalati -. Poco tempo fa, ho fatto domanda di ammissione per la laurea triennale dopo 20 anni di interruzione degli studi, per rafforzarmi e sviluppare le mie competenze. Il supporto per me è aumentato notevolmente grazie a questo progetto. Grazie a tutto il team di lavoro”. Le fa eco Reem Amer: “Ho beneficiato del progetto di Tosca Barucco nel 2024 con il supporto agli studenti. Il progetto mi è stato molto utile, e l’importo offerto mi ha aiutato ad acquistare parte dei miei appunti delle lezioni e a pagare il trasporto, soprattutto alla luce delle circostanze che non permettono a tutti di lavorare. Vorrei ringraziare di cuore: questo aiuto è stato molto importante per me”.

La Fondazione MAGIS crede che l’educazione, rivolta soprattutto alle ragazze, rappresenti il primo passo per ricostruire il tessuto sociale e culturale che negli anni della guerra è stato completamente distrutto. Aiuterà le giovani a migliorare la propria vita e quella delle famiglie. Inoltre, puntare sull’educazione e formazione dei giovani costituisce un’opportunità per tanti di loro di accesso a un salario che, anche se minimo, costituisce un deterrente a lasciare il proprio paese.

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