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Italia,

Un messaggio di grazia e di luce che chiama all’azione

Auguri Natale 2020

Ambrogio Bongiovanni, Presidente della Fondazione MAGIS da giugno 2020 e docente alla Facoltà di Missiologia della Pontificia Università Gregoriana, richiama i lettori sulle sfide che attendono l’umanità intera in un momento di estrema difficoltà e a guardare con speranza all’annuncio della nostra salvezza

In questo tempo ‘unico’ e complesso, il MAGIS non ha smesso di ripensare la Missione che il Redentore ha affidato alla Sua Chiesa e di essere presente nel mondo a fianco dei più svantaggiati e sfruttati. La pandemia ha presentato nuove sfide insieme all’accentuazione dei molti punti deboli e critici del sistema globalizzato. Se la pandemia da un lato mette tutti sullo stesso piano di fragilità, dall’altro si accentuano le disuguaglianze: solo nell’ambito sanitario, da una parte popoli che hanno comunque tanti mezzi e risorse e dall’altra popoli che non hanno accesso adeguato alle cure più elementari. Ormai siamo di fronte ad una questione etica globale che richiede interventi non solo di solidarietà ma di vera e propria giustizia sociale e di sistematica ridistribuzione delle risorse.

Come non evidenziare il silenzio a livello politico dello scandaloso inarrestabile aumento delle risorse degli Stati destinate alle spese militari e acquisto e produzione di armi che alimentano conflitti in varie regioni del pianeta? Risorse che potrebbero essere investite in attività di sviluppo e promozione umana. Non si può parlare infatti di ‘equilibrio sostenibile’ senza affrontare le questioni con un approccio etico.

Da una crisi si può uscire migliori o peggiori, ha ribadito recentemente papa Francesco. Dunque non dovremmo perdere quest’occasione e lasciarci attraversare passivamente dalle difficoltà, per evitare che, terminata l’emergenza, tutto ritorni come prima. Gli scenari attuali sollecitano urgentemente una profonda riflessione (vedere-giudicare) per poi agire coraggiosamente e profeticamente.

Il riscoprire la nostra fragilità, il senso del limite che la stessa natura ci impone, così come anche la fragilità della terra, è per i ‘credenti’ un’occasione speciale di grazia per riposizionare dunque le nostre relazioni con Dio, con gli uomini e con la natura ed indirizzarci verso nuovi stili di vita, nuovi modi di essere e di relazione.

È un’occasione per ascoltare con maggiore empatia il grido dei poveri e quello della terra ed un invito a ritornare al Vangelo come buona notizia di liberazione, una liberazione ‘integrale’ che ha bisogno di una conversione ‘integrale’.

È un invito aperto a tutti, cristiani, credenti di altre tradizioni religiose, non-credenti.

È proprio in questa situazione di oscurità, incertezza, solitudine e paura sperimentata a livello globale, che si fanno strada speranze e generosità, e la nascita di Gesù Cristo appare come messaggio di grazia e di luce nell’annuncio della liberazione, che ci chiama ad “agire” insieme per costruire un mondo più giusto per tutti.

Buon Natale.

Ambrogio Bongiovanni
Presidente Fondazione MAGIS

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