Grazie alla signora Lucia è stato realizzato un nuovo pozzo nel villaggio di Baro, in Ciad. Il pozzo viene utilizzato dalle donne e dai giovani della parrocchia del villaggio, protagonisti del progetto “Pozzi e orti”. Grazie all’acqua che esso fornisce, le donne possono finalmente coltivare i loro orti e dare nutrimento ai loro figli.

I giovani invece stanno sperimentando la coltivazione dell’artemisia, una pianta che cresce bene in Ciad e che contiene una ventina di principi attivi in grado di combattere il plasmodium. Questo microscopico parassita trasmesso dalle zanzare causa ogni anno un milione di morti per malaria. L’artemisia non attacca il virus direttamente ma rinforza le difese dell’organismo. Per ora la sperimentazione sta dando ottimi frutti e l’artemisia potrebbe rilevarsi una valida arma contro la malaria e a prezzi accessibili.

Oltre a variegare la dieta delle famiglie, l’orto ha donato alle donne una maggiore indipendenza economica e la capacità di lavorare per un progetto comune. Ora le donne di Baro possono guardare alla vita con maggiore serenità e raggiungere quell’autosufficienza alimentare che è garanzia di autonomia, ma anche di sopravvivenza. Inoltre, attraverso la coltivazione degli orti, le donne hanno potuto più facilmente affrontare l’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19, hanno sempre avuto cibo a disposizione e non hanno avuto bisogno di recarsi nei centri più affollati dove avrebbero avuto più probabilità di contrarre il virus.

Grazie alla donazione di Lucia, è stato possibile anche realizzare un recinto in rete metallica per proteggere gli orti dagli animali, i quali rappresentano una costante minaccia per le nostre coltivazioni. Durante la stagione secca, infatti, la savana è talmente arida che i nostri piccoli orti sono l’unica risorsa anche per loro.

Puoi sostenere anche tu il progetto “Pozzi e orti in Ciad” con una donazione su https://bit.ly/39mbPKF