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Opera missionaria della Provincia Euro-Mediterranea dei gesuiti
MAGIS Diritti fondamentali Tifone Ompong, aiuti alla popolazione
Filippine,

Tifone Ompong, aiuti alla popolazione

Dopo il devastante tifone Yolanda che squassò le Filippine nel 2013, l’arcipelago è stato nuovamente devastato dal tifone Ompong, o Mangkut. Il 15 e il 16 settembre, venti fortissimi e, soprattutto, piogge torrenziali hanno lasciato un grave carico di danni e morti nelle province più settentrionali di Luzon nelle Filippine, specialmente nella regione amministrativa delle Cordillera.

I morti totali sono stati almeno 75 di cui 49 nella sola regione della Cordillera, principalmente a causa delle decine e decine di frane che hanno seppellito letteralmente tantissime persone, molte delle quali minatori di piccole miniere a cielo aperto. Ma il numero totale delle vittime potrebbe anche superare le cento unità.

Colpiti con danni minori circa mezzo milioni di filippini nel nord dell’isola di Luzon. 18 municipalità allagate. Sotto investigazione almeno 10 sindaci che non erano al loro posto o scappati mentre il tifone colpiva le loro aree.

Circa venti cicloni tropicali entrano ogni anno nell’area di responsabilità delle Filippine di cui almeno dieci hanno caratteristiche distruttive. Le Filippine è il Paese più esposto al mondo alle tempeste, cosidette, tropicali o tifoni. Si ritiene che il ciclone (o bagyo come è localmente chiamato) più mortale che ha raggiunto le Filippine sia stato il tifone Haiphong nell’ottobre del 1881 che ha ucciso oltre 20.000 persone. Più recentemente, la tempesta più violenta finora registrata è stata Yolanda (nome internazionale Haiyan), che ha attraversato le isole Visayas, nel centro delle Filippine, il 7-8 novembre 2013 e che ha ucciso circa 6300 persone.

Il Magis, insieme allo Xavier Network, ha risposto all’emergenza lanciata dallo Simbahang Lingkod Bayan e dalla Tanguing Yaman Foundation – organizzazioni dei gesuiti delle Filippine – avviando una raccolta fondi e offrire così un sostegno economico alle popolazioni locali per provvedere all’acquisto degli aiuti di prima emergenza che saranno acquistati in loco allo scopo di rilanciare l’economia locale e abbattere i costi di trasporto.

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