Gesuiti
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Opera missionaria della Provincia Euro-Mediterranea dei gesuiti
MAGIS Educazione A Belem per aiutare i ragazzi e le ragazze delle periferie
Brasile,

A Belem per aiutare i ragazzi e le ragazze delle periferie

Lavorano con i ragazzi e le ragazze delle periferie più povere di Belem nel Nord-Est del Brasile. Offrono loro sostegno scolastico, formazione continua, ascolto e orientamento famigliare. Dal 1991, i gesuiti del Centro Alternativo di Cultura sono impegnati in progetti di formazione integrale per far crescere umanamente e socialmente chi non ha mezzi economici per potersi permettere una vita al di fuori della miseria.

Il Brasile è una delle potenze mondiali emergenti, ma è un Paese di enormi contrasti. Molte città nelle regioni Sud e Sud-est hanno un elevato sviluppo sociale. Per esempio, la città di São Caetano do Sul, nello Stato di San Paolo, ha un Indice di sviluppo umano di 0,982, superiore a quello del Portogallo (0,920); di contro, la città di Manari, nello stato del Pernambuco, ha un Isu di 0,550, lo stesso della Tanzania, nell’Africa. Il 7,63% dei brasiliani vive sotto la linea di povertà. La popolazione povera vive, soprattutto, nelle favelas delle grandi città e nelle regioni più povere del Brasile (il Nord e il Nord-est).

Così i gesuiti sono scesi in campo. A Belem, grande città del Nord-Est, hanno creato questo centro che si rivolge a bambini, ragazzi e adolescenti più vulnerabili. I gesuiti, insieme a un gruppo di educatori e di volontari, cercano, attraverso un lavoro socio-educativo che fa perno sulla spiritualità e sulla pedagogia ignaziane, di stimolare la partecipazione, la cittadinanza, l’autostima, l’autonomia, il rafforzamento dei legami famigliari e comunitari. È un lavoro paziente che fa leva sugli aspetti emotivi, spirituali, etici, cognitivi, comunicativi e socio-politici. «I religiosi e i loro collaboratori – spiega una volontaria – cercano di trasmettere ai giovani i valori del rispetto dell’uomo e dell’ambiente. Negli ultimi mesi hanno avviato un lungo percorso di sensibilizzazione partendo dai contenuti dell’enciclica “Laudato Sì”. I più giovani hanno accolto bene questa impostazione. Nei loro occhi intravvedi i loro sogni, il loro impegno per la costruzione di un mondo più equo e giusto».

Il Centro di Cultura Alternativa coinvolge nelle sue iniziative 530 persone: 300 bambini e adolescenti, 50 educatori, 20 volontari e 160 famiglie che vivono in condizioni difficili soprattutto nelle periferie più povere e degradate.

Per sostenere le spese del centro si promuovono incontri per far conoscere la struttura nel corso dei quali vengono chiesti finanziamenti e aiuti materiali. Altri fondi arrivano dalle offerte dei parrocchiani di Nossa Senhora de Lourdes dove il centro è stato fondato e ha sede. L’organizzazione gestita dai gesuiti ha bisogno di finanziamenti. Il Magis stanzierà 12mila euro che saranno destinati a pagare gli spostamenti dei volontari nelle zone di periferia di Belem, per offrire un pasto a 300 ragazzi e ragazze e acquistare materiale didattico.

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