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Opera missionaria della Provincia Euro-Mediterranea dei gesuiti
MAGIS Pace A Negombo la vita riprende, dopo gli attentati di Pasqua
Sri Lanka,

A Negombo la vita riprende, dopo gli attentati di Pasqua

Sono poche ore di volo da Nuova Delhi per arrivare in Sri Lanka, perla dell’Oceano Indiano, lacrima dell’India, terra di colori accesi e odori dolciastri, dove i sorrisi sono incontri quotidiani passeggiando per le strade di Negombo, città recentemente colpita nel cuore della sua vita cristiana. La tragedia dello scorso 21 aprile, quando otto esplosioni hanno provocato più di 250 morti e centinaia di feriti in alberghi frequentati da turisti stranieri e in alcune chiese cattoliche mentre si celebrava sia la Pasqua, è ancora presente tra le case, nei ricordi e nelle parole della gente a Negombo, dove l’80% della popolazione è cattolica e dove ancora si convive con la paura di ulteriori attentati.

Ma la fede è ciò che guida i cristiani dello Sri Lanka, la fede che si manifesta nelle numerose Chiese che lentamente stanno riaprendo i cancelli e le porte, così come è sempre stato, quelle Chiese che non richiedono più la presenza di militari ma solo fiori e ghirlande al loro ingresso.

Solo la Chiesa di San Sebastiano, dove è avvenuta l’esplosione, rimane presidiata dai militari, che al cancello controllano i documenti ed esaminano il contenuto di borse e zaini. La Chiesa è affollata in orario di messa, i fedeli a piedi nudi seduti sulle panche, un lieve brusio viene da chi sta seduto sui gradini esterni, i bambini inconsapevoli giocano tra di loro, in un’atmosfera che sembra essere tornata alla normalità, ma che custodisce in sé ancora un forte dolore. La Chiesa è stata completamente ricostruita, alle pareti e sul pavimento sono state lasciate le tracce dell’esplosione, la statua di San Sebastiano vicino all’altare dentro un’urna di vetro, è ancora ricoperta da macchie di sangue, per non dimenticare. Ma la vita continua con quel forte senso di appartenenza religiosa che caratterizza lo Sri Lanka, un’appartenenza che si rende manifesta in tutte le religioni: Buddismo, Islam, Cristianesimo e Induismo.

A Negombo, agli angoli delle strade, non è difficile imbattersi in statue sacre, che spesso rappresentano Gesù Cristo o la Madonna, sul cruscotto dei tuck tuck (taxi tipici dello Sri Lanka) si trovano effigi religiose, che rivelano il credo dell’autista.  Il traffico è modesto anche perché il numero dei turisti è fortemente diminuito, lungo la spiaggia di Negombo alcune coppie passeggiano, mentre i pochi bambini corrono. Incontro due giovani back packers Europei, anche loro mi dicono che hanno incontrato altri ‘occidentali’.

Lentamente la vita ha ripreso il suo corso dopo mesi di coprifuoco, in questa piccola isola fiera e forte che con la pacatezza e cordialità che contraddistingue il suo popolo riesce sempre a mostrare la sua bellezza.

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