Gesuiti
Fondazione Magis ets
Opera missionaria della Provincia Euro-Mediterranea dei gesuiti
MAGIS Diritti fondamentali Economia solidale delle donne
Brasile,

Economia solidale delle donne

Nonostante i provvedimenti normativi e le misure pubbliche adottati dal governo brasiliano fin dal 2003 per sostenere l’economia solidale come strumento per “costruire una società libera, equa e solidale”, la povertà, la violenza e la vulnerabilità sociale ed economica sono in aumento, soprattutto fra le donne dell’Amazzonia. Un territorio devastato da grandi interessi economici che si traducono in molteplici “aggressioni” alla terra e ai suoi abitanti (sfruttamento predatorio delle risorse naturali, megaprogetti come dighe idroelettriche, arterie ferrovie e stradali, impianti minerari e petroliferi, deforestazioni per far spazio a grandi allevamenti di bovini o coltivazioni intensive come la soia, privatizzazione dell’acqua, ecc.). A ciò si aggiungono l’inquinamento causato dall’industria estrattiva e dalle discariche urbane e, soprattutto, il cambiamento climatico. Ne risultano gravi violazioni dei diritti umani e nuove forme di schiavitù che colpiscono in particolare le donne, spesso già vittime di violenza domestica. Mentre cresce la disoccupazione.

Per rispondere a questa situazione drammatica, dal 2022 la Fondazione MAGIS sostiene il progetto Tessere ReEsistenze. Reti di economia solidale di donne nell’Amazzonia brasiliana, promosso dal Centro Alternativo de Cultura (CAC), Centro sociale dei gesuiti per la promozione della giustizia socio-ambientale, la tutela dei minori e la promozione dei diritti umani. L’iniziativa mira a promuovere l’empowerment e l’autonomia delle donne di dieci comunità indigene, fluviali e afrodiscendenti dislocate in 4 città (Belém, Ananindeua, Barcarena e Colares) dello Stato brasiliano del Parà. Le donne vengono accompagnate ad avviare attività generatrici di reddito e a fare rete. Grazie al progetto, 44 donne hanno avviato piccole attività imprenditoriali soprattutto nell’artigianato, ricamo e cucito, trasformazione e vendita di alimenti, attività agricole e commerciali. Hanno anche dato vita ad una rete di economia solidale denominata Rete delle donne dell’Acqua (acqua perché è l’elemento primario della vita in Amazzonia) che consente loro di accedere ai finanziamenti pubblici a favore dell’economia solidale (vedi GMI 103 e 105). 

Tra le attività del progetto:

  • laboratori formativi di gestione finanziaria, marketing e project management;
  • incontri di scambio per un rafforzamento spirituale ed emotivo;
  • circoli di conversazione per condividere i problemi e ideare strategie per contrastare la violenza e garantire i diritti;
  • sessioni di ascolto e sensibilizzazione sull’autogestione, la gestione collettiva e il cooperativismo per rafforzare la rete di solidarietà.

Josiani Baia (Gruppo Donne in Movimento a Barcarena), scrive: “Il nostro gruppo offre opportunità di sviluppo personale, istruzione e sostegno alle donne mediante laboratori di formazione, corsi di educazione finanziaria e consulenza psicologica. Le donne esperte condividono le proprie conoscenze ed esperienze con coloro che stanno avviando un’attività in proprio. Questa rete di supporto ha permesso a molte donne di superare le sfide e raggiungere i propri obiettivi professionali e personali, diventando più sicure e indipendenti. Molte hanno iniziato a occupare posizioni di leadership e a influenzare positivamente le loro comunità.” 

Per contribuire al progetto: Causale: Brasile, Reti di economia solidale in Amazzonia

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