Promuovere l’empowerment delle donne potenziando reti di economia solidale generatrici di reddito in Amazzonia – Brasile è un progetto che vuole intervenire sulle profonde disuguaglianze economiche e sociali promuovendo attività produttrici di reddito solidale, valorizzando i saperi e la cultura dei popoli indigeni e delle donne nelle comunità dell’Amazzonia che vivono nelle periferie di Belém.
Due i risultati attesi: aumentare la capacità produttiva di 14 gruppi informali, composti in prevalenza da donne, attraverso l’acquisizione di nuove competenze in ambito agro-ecologico e strumenti di gestione e amministrazione; e creare una rete di economia solidale tra i 14 gruppi e strutturata la commercializzazione dei loro prodotti tramite la vendita diretta e online.

Le attività

Laboratori formativi su: realizzazione di orti, giardini e frutteti agro-ecologici; sicurezza alimentare e nutrizionale; realizzazione e confezionamento di oggetti lavorati a mano con risorse forestali e bio-gioielli riciclabili

Formazione tecnico-amministrativa su gestione di cooperative e gruppi solidali e gestione del microcredito

Incontri sulle politiche pubbliche di genere, commercio equo e solidale e partecipazione a Fiere Ecologiche Solidali.

Sostenibilità del progetto al termine del finanziamento

Il progetto nasce da una richiesta dal basso che ne garantirà la sostenibilità futura. I bisogni e le attività sono stati analizzati ed elaborati insieme alle comunità beneficiarie, con le donne e il leader di comunità e grazie al supporto dei gesuiti locali.
La lunga esperienza del CAC partner locale, che da anni accompagna le donne nella formazione promuovendo il pensiero critico, la cultura della pace e dell’ecologia integrale, stimolando la giustizia socio-ambientale e il bom viver nello stile della pedagogia di Paulo Freire e nella spiritualità ignaziana, permetterà la continuazione del progetto.

Dove

Amazzonia - Codajás, Amazonas, 69450-000, Brasile

Periodo

Destinatari

200 famiglie, 42 donne e 8 uomini delle comunità dell’Amazzonia che vivono nelle periferie di Belém.

Contributo

Contesto

L’Amazzonia pur essendo un territorio antico e ricco di socio-biodiversità, oggi è una bellezza ferita e deformata dalle estrazioni intensive delle risorse naturali, dai megaprogetti, dalla deforestazione, dalla migrazione e dall’urbanizzazione. Le comunità locali (urbane e rurali) vengono destrutturate economicamente e culturalmente provocando migrazioni e degrado sociale. La pandemia da Covid-19 ha reso particolarmente evidente la permanente e sistematica negazione dei diritti fondamentali di cittadinanza, la precarietà dell'istruzione pubblica e dell'assistenza sociale, l’aumento della disoccupazione e lo sfruttamento dei lavoratori, lo smantellamento e la negazione delle politiche di protezione dei popoli indigeni, riberinhas (popoli tradizionali del Sud America) e quilombolas (le comunità di origine africana). Il CAC, opera dei gesuiti, promuove processi educativi, di trasformazione e partecipazione nella difesa dei diritti umani, nella giustizia socio-ambientale e nella valorizzazione dell’identità e della cultura della popolazione in Amazzonia, in linea con la seconda Preferenza Apostolica Universale: “Camminare insieme ai poveri, agli esclusi dal mondo, feriti nella propria dignità, in una missione di riconciliazione e giustizia”.


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