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MAGIS Diritti fondamentali Emergenza COVID-19 in India: La testimonianza dei nostri partner locali
India,

Emergenza COVID-19 in India: La testimonianza dei nostri partner locali

La gravissima seconda ondata di contagi da coronavirus che sta interessando l’India da due mesi si sta spostando dalle grandi città e dagli stati più popolosi del nord e dell’ovest verso quelli rurali del sud, che stanno incontrando le stesse enormi difficoltà riscontrare nel resto del paese in queste settimane: mancanza di ossigeno, difficoltà nel monitorare l’andamento dell’epidemia, e un altissimo numero di morti che si accumulano senza che le procedure di cremazione riescano a tenere il passo.

Rahul Gandhi, leader del principale partito indiano di opposizione, ha chiesto al governo di imporre un immediato lockdown nazionale “come unico strumento per far fronte all’emergenza e bloccare la diffusione della pandemia”.

Nonostante i ripetuti inviti degli esperti e di chi si batte in prima linea, il premier Modi continua a lasciare la responsabilità di proclamare il lockdown ai singoli stati; in questo momento è in lockdown oltre la metà del paese, con i cittadini confinati in casa in tutti gli stati più estesi.

Di seguito la testimonianza di Fr. Sushil, dell’Associazione AROUSE, nostro partner locale a Lohardaga, Jharkhand.

Grazie per le vostre preghiere ed il vostro supporto. La situazione del Jharkhand non è buona, solo a Lohardaga ci sono oltre 924 casi positivi ed il numero di morti è aumentato. Il dipartimento medico, i volontari e l’amministrazione sono totalmente coinvolti nell’affrontare la triste situazione. Stiamo affrontando una situazione veramente difficile. Anche io, come molti, ho perso amici e persone care. Nei villaggi fino ad oggi non sono stati riportati molti casi, ma le persone non sono al sicuro, diciamo di rimanere nei villaggi e non spostarsi, prendere le precauzioni necessarie, seguire i protocolli sanitari e usare dei rimedi fatti in casa, perché non si trovano medicine. Non c’è posto negli ospedali e molte persone hanno perso la vita a causa della mancanza di ossigeno. La persone qui non riescono a riconoscere la mancanza del respiro, muoiono senza riuscire più a respirare. Ho portato alcuni dei nostri fratelli gesuiti in ospedale, ci hanno dato le medicine, ma non c’erano posti per il ricovero e siamo tornati a casa.

Chiediamo a tutti di cooperare e supportarsi tra di loro, solo così possiamo sconfiggere la pandemia, aiutandoci a vicenda.

Abbiamo chiuso i centri studio, gli animatori di villaggio sono a casa e cerchiamo di continuare il lavoro supportando a distanza. Chiediamo alle persone di farsi i tamponi quando possibile e di vaccinarsi, dobbiamo collaborare con il personale medico e con le istituzioni.

Pregate per noi, pregate per il nostro popolo affinché possiamo trovare la forza di superare questo momento.

Fr. Sushil
Associazione AROUSE

 

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Causale: EMERGENZA COVID-19 INDIA

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