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MAGIS Diritti fondamentali Il Service Yezu Mwiza: una speranza per le persone affette da HIV
Burundi,

Il Service Yezu Mwiza: una speranza per le persone affette da HIV

Alcuni bambini hanno ricevuto kit didattici e materiale scolastico dal SYM

P. Védaste Nkeshimana SJ, direttore esecutivo del Service Yezu Mwiza in Burundi, ci descrive come la cura mediante la solidarietà si realizza in un nuovo progetto a favore della salute e dell’inserimento sociale dei più poveri ed emarginati affetti da HIV

Il Service Yezu Mwiza (SYM), opera socio-sanitaria della Compagnia di Gesù nella regione del Ruanda-Burundi, accompagna e sostiene le persone affette da HIV e gli orfani dell’AIDS in Burundi. Le parole “Yezu Mwiza”, che in Kirundi – la lingua nazionale del Burundi – significano “dolce Gesù”, indicano la dolcezza e la bontà con cui l’organizzazione svolge la sua attività. Essa si ispira al Vangelo e mira a promuovere la giustizia sociale con un’opzione preferenziale per i più poveri. Alla fine di dicembre 2020, le persone affette da HIV prese in carico dal Service Yezu Mwiza sono 1.053. Oltre alle persone con AIDS, l’opera assiste anche 3.612 orfani e minori vulnerabili, i cui genitori o membri della famiglia sono affetti da HIV.

Per poter svolgere la sua attività di presa in carico e di sostegno economico e psicosociale, il SYM conta sul sostegno dei suoi partner tecnici e finanziari, i quali sono ben consapevoli che promuovere la salute delle persone bisognose è uno dei modi migliori per consentire loro di partecipare alla creazione di un mondo in cui tutti possano vivere bene. È in questa prospettiva che il SYM si è rivolto alla Fondazione MAGIS per chiedere di sostenere e finanziare il progetto: “Assistenza medica e sostegno economico per 1.053 persone affette da HIV/AIDS nella provincia rurale di Bujumbura in Burundi”. In un contesto di crisi sanitaria dovuta alla pandemia da COVID-19, è fondamentale rimanere accanto ai nostri beneficiari. Il fatto di occuparci di persone vulnerabili, di ascoltare le loro angosce e di accompagnarle in momenti bui come quelli dell’attuale pandemia, ci ha fatto scoprire la nostra incapacità di rispondere a tutte le loro necessità. Tuttavia, il modo migliore per sostenerle è quello di aiutarle a vivere in buona salute e fornire loro i mezzi per rendersi autonome e artefici del proprio sviluppo. L’obiettivo generale del progetto è quello di garantire assistenza medica e sostegno economico a persone con AIDS. Gli obiettivi specifici sono:

  • migliorare la qualità dei servizi offerti alle persone affette da HIV;
  • garantire la disponibilità di farmaci per le infezioni opportunistiche;
  • rendere disponibili reagenti di laboratorio per il monitoraggio biologico;
  • rendere le persone con HIV economicamente indipendenti attraverso attività generatrici di reddito

L’iniziativa risponde all’appello lanciato da Papa Francesco durante la celebrazione della Giornata mondiale della pace del 1° gennaio 2021, in cui invita le comunità e le organizzazioni ad aderire ai principi della dottrina sociale della Chiesa come base per la cultura della cura mediante la solidarietà, e ad esprimere l’amore per l’altro come “determinazione ferma e perseverante di impegnarsi per il bene comune: ossia per il bene di tutti e di ciascuno perché tutti siamo veramente responsabili di tutti” [cfr S. Giovanni Paolo II, Lett. enc. Sollicitudo rei socialis (30 dicembre 1987), 38].

Allo stesso modo, la realizzazione del progetto è in sintonia con le Preferenze Apostoliche Universali della Compagnia di Gesù. In un contesto in cui l’AIDS è associato alla promiscuità sessuale o all’infedeltà coniugale, prendersi cura delle persone affette da HIV è un modo di stare vicino a chi si sente escluso e senza speranza. Bisogna considerare che quasi tutti i beneficiari del progetto sono persone indigenti che, nella maggior parte dei casi, hanno contratto la malattia a causa della loro situazione di vulnerabilità legata alla povertà. L’iniziativa contribuirà a dare loro speranza e dignità, migliorando il loro stato di salute e permettendo loro di partecipare alle attività di sviluppo. Inoltre, il progetto raggiungerà direttamente 125 orfani e minori vulnerabili, ai quali saranno forniti kit scolastici, e indirettamente altri minori, che beneficeranno del sostegno alle loro famiglie. Il Service Yezu Mwiza ha molto a cuore questo tipo di interventi che promettono un futuro migliore ai giovani meno fortunati del nostro paese.

L’azione congiunta del SYM e della Fondazione MAGIS, volta a fornire assistenza medica, accompagnamento e sostegno economico a 1.053 persone con AIDS, è un’opportunità e un’esperienza unica per vedere la persona affetta da HIV “non come un dato statistico, o un mezzo da sfruttare e poi scartare quando non più utile, ma come nostro prossimo, compagno di strada, chiamato a partecipare, alla pari di noi, al banchetto della vita a cui tutti sono ugualmente invitati da Dio”, come ci ricorda Papa Francesco nel succitato messaggio “La cultura della cura come percorso di pace”.

A nome del Service Yezu Mwiza e dei suoi beneficiari, vorrei esprimere la mia gratitudine a tutti i nostri benefattori e alla Fondazione MAGIS in particolare, perché è grazie al vostro sostegno che possiamo tutti partecipare al miglioramento delle condizioni di vita delle persone bisognose che Dio ha posto sul nostro cammino.

Védaste Nkeshimana SJ

Direttore Esecutivo del Service Yezu Mwiza

*** Articolo tratto da GMI N. 97 marzo 2021 

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