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MAGIS Cultura Il video. Bongiovanni a TV2000: “È importante l’eticità delle risorse”
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Il video. Bongiovanni a TV2000: “È importante l’eticità delle risorse”

Il 10 gennaio 2023 Ambrogio Bongiovanni, presidente della Fondazione MAGIS, è stato ospite del programma di Tv2000 “In cammino”. Insieme a Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale di Azione Cattolica Italiana, si è parlato di disinvestimento dalle fonti fossili.

I Gesuiti della provincia mediterranea hanno firmato l’appello del 21 dicembre del Movimento Laudato Si’ e dell’Azione Cattolica a disinvestire dalle fonti fossili, ma già dal 2020 il MAGIS aveva aderito al programma cattolico per il disinvestimento dai combustibili fossili. Ma “il discorso era già partito anni prima – ha spiegato Bongiovanni al conduttore Enrico Selleri –, per un senso di responsabilità morale ed etica verso le diverse realtà del mondo”. La Fondazione MAGIS è una realtà che punta su “una finanza etica che promuova la giustizia o almeno non favorisca lo sbilanciamento di risorse nel mondo – ha proseguito il presidente Bongiovanni –. La nostra, quindi, è stata una scelta ‘di conseguenza’: abbiamo spostato le risorse verso fondi che garantiscano un’attenzione particolare anche al nostro approccio alla realtà. È una questione di coerenza: non si può promuovere la giustizia e il senso della pace e poi nello stesso tempo favorire economie poco chiare. Abbiamo osservato ciò che il mercato poteva offrire in modo trasparente: è importante l’eticità delle risorse; servono a promuovere azioni verso sviluppo e giustizia sociale”.

In conclusione il presidente Bongiovanni ha anche affrontato il tema della sensibilizzazione: “Puntiamo anche sulla formazione per un’ecologia integrale: fare un lavoro di sensibilizzazione su queste problematiche sia a livello locale sia internazionale è favorire un cambiamento anche delle realtà istituzionali. La questione dei combustibili fossili e del loro utilizzo massivo ha costruito un’economia che negli ultimi 100 anni ha consumato tutte le risorse con grandi difficoltà per il pianeta a riequilibrare e riadattarsi. Le conseguenze sono ancora più gravi per i paesi in via di sviluppo e questa è una questione che dovremmo trattare con più attenzione”.

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