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MAGIS Educazione Il servizio civile debutta al MAGIS
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Il servizio civile debutta al MAGIS

Il Magis si è lanciato in una nuova sfida: il servizio civile. Da alcuni giorni, negli uffici della fondazione, sono impegnati Matteo Pitotti, 24 anni, romano, studente di Scienze politiche, e Mousa Demba, 25 anni, gambiano, richiedente asilo. Per i prossimi 12 mesi, saranno impegnati in progetti di educazione allo sviluppo presso gli istituti scolastici a Roma che, come è scritto nel bando, «rafforzino il livello di coscienza civile, partecipazione alla costruzione del bene comune, promozione della cultura del rispetto, dell’accoglienza e dell’impegno allo sviluppo nel Sud del mondo». Aiuteranno a organizzare laboratori creativi, seminari, convegni e serate di solidarietà.

La selezione è avvenuta questa estate. Prima di essere impegnati direttamente nelle attività, ai due ragazzi sarà offerta «un’occasione formativa, di crescita e di rafforzamento di specifiche competenze nel campo dell’educazione allo sviluppo, della cooperazione e politica internazionale e della cittadinanza attiva che consenta loro di sperimentarsi come formatori di gruppi sociali e possa orientarli a realizzare scelte professionali e umane nello stesso ambito». Quindi, oltre a fornire il loro prezioso contributo al Magis, avranno anche l’occasione di crescere umanamente.

Quest’anno poi, per la prima volta, il bando permetteva la selezione di cittadini non italiani. Ed è così che Mousa ha avuto l’occasione per fare domanda. Per lui, richiedente asilo, è un’occasione di integrarsi, perfezionare la nostra lingua, ma anche di portare la sua preziosa esperienza e la particolare visione del mondo africano dal quale proviene.

Per il Magis è una nuova avventura, coerente con la storia e la filosofia di un’organizzazione che lavora, nel solco della tradizione della Compagnia di Gesù, per la crescita umana, sociale ed economica dei Paesi del Sud del mondo, ma lavorando anche alla diffusione di una cultura della solidarietà nel nostro Paese.

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