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India,

Lok Manch è con i senzaterra

Lok Manch Tamil Nadu

Nel Sud dell’India, nello Stato del Tamil Nadu vivono gli Irula, un gruppo tribale originario il cui nome deriva dalla parola “Irul” cioè buio, perché per secoli la loro esistenza è rimasta nelle tenebre. In origine gli Irula erano le guardie notturne dei Re, il colore nero ed intenso della loro pelle li nascondeva nel buio della notte, facendo di loro guardie perfette ed invisibili. Successivamente sono divenuti cacciatori di ratti e serpenti, una professione che nessuno voleva svolgere, ma di cui c’era bisogno ed i miserabili Irula erano perfetti per catturare i serpenti ed i ratti che infestavano le case.

Nei pressi della città di Tindivanam, Lok Manch opera in 80 villaggi di piccole dimensioni, ogni villaggio è composto da poche famiglie, ci sono villaggi anche con solo 6/7 famiglie, vivono a piccoli gruppi, dislocati in diverse aree e non sono mai riusciti a riunirsi in un’unica comunità; il problema è la terra, nessuno è disposto a cedere la terra agli Irula, perché una volta insediatisi questa perde valore. Vivere vicino agli Irula è umiliante.

Gli Irula sono tra le comunità tribali più emarginate, tra le più denigrate, sfruttate ed isolate, in quanto intoccabili hanno difficoltà ad acquistare la proprietà della terra su cui costruire una casa e per questo vivono in situazioni precarie, in capanne fatte di fango misto a pietre e paglia. Adesso gli uomini Irula lavorano come boscaioli o nelle fornaci di mattoni, spesso lavorano come coolies, cioè lavoratori a giornata nei campi altrui, come braccianti o in altre attività, a volte il lavoro gli viene persino negato. Così l’unica soluzione è quella di migrare in cerca di una vita migliore.

Grazie a Lok Manch gli Irula adesso hanno voce, sono riusciti ad emergere dalla notte e far valere i propri diritti. Nei vari villaggi 60 leaders di comunità sono stati formati e adesso, con le nozioni acquisite, riescono a supportare i membri della loro comunità, ad affrontare questioni legate alla terra, all’acqua potabile, all’elettricità, alla casa e ad accedere a quei servizi e programmi riservati a gruppi vulnerabili. Per esempio, pochi mesi fa, alcuni leaders di comunità si sono rivolti alla Commissione per lo Sviluppo Rurale del Tamil Nadu per chiedere la terra a cui hanno diritto. Dopo vari tentativi, rimasti senza risposta, hanno deciso di rivolgersi ai media per raccontare le loro storie e la loro disperazione; sono uomini e donne senza terra, che non sanno come vivere. Sotto i riflettori dei media, sia Tv che giornali si sono interessati alla vicenda, hanno organizzato una manifestazione con la partecipazione di 500 persone provenienti dai vari villaggi. Nei giorni successivi alla manifestazione alcuni funzionari governativi hanno contattato i leaders di comunità per risolvere la questione delle terre. Tutto ciò è stato possibile grazie al costante impegno di Lok Manch, delle organizzazioni della rete che quotidianamente si battono per un’India più giusta ed equa.

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