Dal 2009 il Magis, attraverso un progetto di sostegno a distanza, sostiene due missioni indiane, nello Stato di Andhra Pradesh, nell’India Centro-Orientale. Una di queste ha il suo cuore nella Chiesa “Nostra Signora di Fatima” in cui don Joseph Natta, parroco nella diocesi di Eluru, nel villaggio di Rallakunta, si occupa della formazione di bambini e bambine dalit (definiti i fuori casta nel sistema sociale indiano così come gli aborigeni) sottraendoli ai predatori del lavoro minorile.

Il progetto punta per questo a diffondere esperienze orientate all’accoglienza della diversità e alla pacifica convivenza; a coinvolgere le famiglie degli studenti nell’attività scolastica; ad agire sul tessuto sociale, culturale ed economico attraverso una formazione che consenta a questi studenti, una volta divenuti adulti, di aspirare ad una professione o mestiere; agire a livello culturale, per sradicare le discriminazioni tra ragazzi indù e ragazzi dalit; offrire l’opportunità di studio anche alle bambine e alle ragazze.

Per questo oltre all’istruzione, si cerca di offrire un percorso di formazione umana e culturale. Infatti, dopo l’orario scolastico, dalle 8,00 alle 16 (incluso il pranzo), è previsto un momento formativo con attività extrascolastiche a scelta, in base alle inclinazioni di ciascuno. La giornata degli studenti è molto intensa e le famiglie sono ben contente di questo perché intravedono, per i propri figli e per le proprie figlie, l’opportunità di un riscatto sociale e culturale, in una realtà in cui si viene presi in considerazione non per ciò che si ha dentro, ma per il contesto di appartenenza.

Dove

Andhra Pradesh, India

Periodo

Destinatari

Bambini e bambine dalit

Contributo

Il progetto si occupa della formazione di bambini e bambine dalit (definiti i fuori casta nel sistema sociale indiano così come gli aborigeni) sottraendoli ai predatori del lavoro minorile.

Contesto

In India, la popolazione è dedita all’agricoltura mediante lavori stagionali oppure a giornata. L’attività dipende dalla pioggia che non sempre è sufficiente e costante rispetto ai tempi di coltivazione, soprattutto del riso. Quando sono abbondanti è possibile irrigare, poiché anche gli stagni ed i laghi si riempiono e il livello dell’acqua s’innalza a tal punto da consentire l’incremento delle coltivazioni. Considerando che questi lavori sono occasionali o stagionali, spesso i bambini rimangono a stomaco vuoto, per cui anch’essi sono costretti a sottoporsi a lavori umili e spesso faticosi al fine di contribuire al povero reddito familiare.


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