Il progetto vuole garantire l’effettiva attuazione di diritti e programmi sociali rivolti alla popolazione più emarginata negli Stati di Goa e Maharashtra (Provincia di Pune), mettendo in essere un approccio partecipativo con il coinvolgimento delle comunità di base.

L’iniziativa si colloca nel quadro del progetto “Lok Manch” e mira a garantire la tutela di sei diritti fondamentali: 1) sicurezza alimentare, 2) diritto all’educazione, 3) WASH – acqua pulita ed igiene, 4) diritto alla salute, 5) diritto ad un alloggio dignitoso e alla terra; e 6) diritto alla protezione sociale.  

Saranno formati dei leaders di comunità, di cui 50% donne, che diventeranno capaci di difendere i propri diritti ed i diritti dei membri vulnerabili delle loro comunità. I leaders coinvolgeranno la popolazione più vulnerabile in processi di partecipazione democratica e nella gestione della governance locale, per raggiungere un’effettiva tutela dei diritti fondamentali.

Le comunità vulnerabili saranno in grado di interfacciarsi con i dipartimenti e le istituzioni governative per chiedere il rispetto dei diritti e l’attuazione dei programmi sociali.

Inoltre, sarà affrontata la questione dei cambiamenti climatici con lo scopo di mitigarne gli effetti sulla popolazione più vulnerabile, la più colpita da eventi naturali catastrofici.

Il progetto è realizzato con il contributo dei fondi dell’8xmille alla Chiesa Cattolica.

Dove

Maharashtra, India

Periodo

In corso

Destinatari

I beneficiari principali saranno i gruppi emarginati: Dalit (fuoricasta) Adivasi (tribali), minoranze religiose ed etniche, altre caste minoritarie e arretrate (OBC), donne, poveri urbani, migranti interni, lavoratori del settore informale, nonché altri gruppi che vivono in condizioni di povertà ed esclusione sociale. 480 leader di comunità che operano a livello locale e di comunità, di cui almeno il 50% sono donne; 14.000 famiglie nello Stato di Goa; 12.980 famiglie nello Stato del Maharashtra (Provincia di Pune).

Contesto

In India numerosi programmi sociali sono stati adottati dal governo federale e dai governi statali per la popolazione più povera ed emarginata, ma non si è riusciti a sradicare la povertà estrema, la malnutrizione e la morte per malattie prevenibili, le ingiustizie e le discriminazioni. Complessivamente, milioni di indiani sono diventati più poveri o sull'orlo della povertà. L'India è tornata a essere un "Paese di povertà di massa".
L’accesso ai servizi essenziali per i gruppi più fragili ed emarginati non è pienamente garantito, i programmi di protezione sociale non raggiungono coloro che ne hanno più bisogno per vari motivi: una diffusa apatia, la corruzione e l'inefficienza delle amministrazioni, errori nella selezione dei beneficiari, errata interpretazione o mancata attuazione delle linee guida a livello locale, ecc. I gruppi più colpiti da questa situazione sono: i Dalit (fuoricasta), gli Adivasi (tribali), le minoranze religiose ed etniche, altre caste minoritarie e arretrate (OBC), le donne, i poveri urbani, i migranti interni ed i lavoratori del settore informale.
Inoltre, l'India è uno dei paesi più esposti ai cambiamenti climatici: eventi meteorologici estremi come cicloni, alluvioni e forte siccità minacciano vite e distruggono infrastrutture fondamentali, compromettono l'igiene e l'accesso ai servizi idrici e igienico-sanitari, provocano malattie come il colera, a cui i bambini sono particolarmente vulnerabili, causano la perdita dei raccolti e l'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, compromettendo la sicurezza alimentare per i poveri.


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