L’iniziativa punta sul miglioramento delle competenze sanitarie e diagnostiche di 100 Centri di Salute, di 100 Agenti comunitari di salute, del personale tecnico dei laboratori e del personale sanitario, attraverso corsi di formazione tecnica sulle apparecchiature. Grazie alla formazione degli Agenti comunitari di salute, le comunità locali saranno rese più consapevoli dei pericoli sulla salute delle malattie trasmissibili e non trasmissibili, comprendendo l’importanza della prevenzione, dello screening e della cura.

Dove

Hôpital Bon Samaritain, N'Djamena, Ciad

Periodo e stato del progetto

2021-2022 — Concluso

Destinatari

Le famiglie dei pazienti che accedono ai Centri di salute e agli ospedali per le analisi cliniche.

Contributo

Valore complessivo del progetto 737.400 euro

Contesto

Il Ciad, con una popolazione di 21,7 milioni di abitanti è al 187esimo posto su 189 paesi nell’indice dello Human Development Report 2020. Ha un’aspettativa di vita 54,2 anni. È uno dei paesi al mondo con il più basso rapporto popolazione/medico. Sul totale della popolazione ci sono circa 5mila infermieri e 700 medici. La soglia minima fissata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è di 23 medici e infermieri per 10mila abitanti. Il Ciad è molto al di sotto della sufficienza, con 3 medici e infermieri per 10mila abitanti. Il governo ciadiano ha elaborato il nuovo Piano Nazionale di Sanità 2016-2030 proprio per migliorare detti parametri. La popolazione vive in un ambiente spesso pericoloso per la salute: l’inquinamento nelle città è sempre più rilevante, l’igiene e il risanamento dell'ambiente pongono molti problemi. La situazione epidemiologica è fortemente segnata dalla presenza di malattie trasmissibili ma anche da malattie croniche come il cancro. La pandemia da Covid-19 ha messo in evidenza che il settore sanitario in Ciad, già strutturalmente fragile, non è in grado di far fronte a pandemie sistemiche. In generale c’è una debole capacità di informare ed educare riguarda alla tutela della salute e c’è una scarsa capacità diagnostica dei laboratori. Il costo delle consultazioni, degli esami e dei trattamenti sanitari è proibitivo per le persone e le famiglie. I meccanismi di assicurazione sono quasi inesistenti e le compagnie assicurative coprono solo una percentuale molto piccola della popolazione. È in questa realtà che si inserisce il progetto della Fondazione Magis. Questo intervento si pone nella cornice delle Linee guida di programmazione e di indirizzo 2017-2019 della Cooperazione dirette a favorire e migliorare l’accesso ai servizi sanitari da parte dei gruppi più svantaggiati e vulnerabili della popolazione.


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