Nella zona di Hatay/Antiochia, a sud della Turchia, sono decine di migliaia i siriani rifugiati che vivono in condizioni difficili. È lì che il Magis sostiene il Centro Psicosociale ed Educativo dove i bambini rifugiati e le loro famiglie, possono accedere ad attività psico-educative, ricreative, artistiche e sociali finalizzate alla riabilitazione e alla riduzione delle crisi, allo sfogo della tensione e dell’ansia accumulata dalla situazione di conflitto. Il progetto è iniziato con l’individuazione di uno spazio adatto ai bambini, un appartamento ristrutturato con grandi camere luminose. Il locale è stato ripulito e messo in sicurezza per i bambini. Sono stati acquistati arredi e attrezzature per le diverse attività.

Attività del Centro:

  • i bambini sono accolti regolarmente nel Centro insieme alle loro mamme ma l’equipe raggiunge anche le famiglie per comprendere più direttamente i bisogni e le loro esigenze, per far conoscere il centro;
  • sono realizzati progetti artistici e progetti formali con lezioni di inglese, arabo, matematica e scienze;
  • periodicamente vengono realizzate mostre aperte a tutti con tutti i lavori e le opere realizzate dai bambini,
  • è garantito adeguato sostegno psicologico ai bambini più vulnerabili,

A febbraio 2015 è stata realizzata la biblioteca all’interno del centro e il 14-15 marzo è stata allestita una nuova mostra con i lavori realizzati dai bambini: dipinti, artigianato, sculture, canti e spettacoli di poesia hanno animato le due giornate aperte al pubblico.

A causa delle condizioni di sicurezze precarie che non ne garantivano più la continuità, il progetto è stato chiuso.  L’impegno del Magis a favore della Siria non è però terminato. La Fondazione continuerà infatti a sostenere i progetti dei gesuiti a favore della popolazione civile con l’ Emergenza Siria!

Il progetto è concluso

Dove

Periodo

Destinatari

Il Centro Psicosociale ed Educativo aiuta i bambini rifugiati e le loro famiglie. Qui possono accedere ad attività psico-educative, ricreative, artistiche e sociali finalizzate alla riabilitazione e alla riduzione delle crisi, allo sfogo della tensione e dell’ansia accumulata dalla situazione di conflitto.

Contributo

Contesto

La guerra in Siria, iniziata nel 2011, ha causato oltre 350.000 morti, città distrutte e almeno 5 milioni e mezzo di abitanti fuggiti all’estero. I sette vertici organizzati dall’Onu per trovare un accordo tra i gruppi siriani e interrompere le ostilità non hanno ottenuto risultati. Le trattative di pace sono riprese a Ginevra nel dicembre 2017 dopo che diversi movimenti di opposizione al regime del presidente siriano, l'alauita Bashar el Assad, erano confluiti in un'unica delegazione con una posizione comune per avviare la transizione politica. Ma la previsione di una soluzione alla guerra in Siria si è rivelata errata. O almeno troppo affrettata.


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