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Renato Colizzi nuovo presidente del Magis

Cambio al vertice della Fondazione Magis, la Ong che coordina le attività di solidarietà internazionale della Provincia d’Italia della Compagnia di Gesù. Il nuovo Presidente è padre Renato Colizzi, già membro del Consiglio d’amministrazione, che subentra a padre Nicola Gay. Escono dal Cda anche il Vicepresidente Pietro Covini e Laura Coltrinari. Al loro posto entrano Francesca Peliti, Pier Francesco Pinelli (che ricoprirà il ruolo di vicepresidente) e Giuseppe Trotta che si uniranno a suor Mariaelena Aceti, Ambrogio Bongiovanni e Domenico Cavaretta che sono stati confermati.  A sancire i cambiamenti, l’assemblea che si è tenuta domenica, 18 giugno, a Roma. Il nuovo Presidente ha ringraziato i consiglieri uscenti per l’impegno profuso e ha fatto gli auguri di benvenuto e di proficuo lavoro ai nuovi arrivati.

La nuova squadra
Il nuovo Presidente, Renato Colizzi, 43 anni, romano, è laureato in Medicina. Nel 2002 è entrato nella Compagnia di Gesù e dieci anni dopo è stato ordinato sacerdote. Come gesuita ha sempre lavorato nel campo internazionale. Ha trascorso il magistero (il periodo tra gli studi filosofici e quelli teologici) in Ciad. Poi, già durante gli studi in Teologia all’Università Gregoriana, ha iniziato a collaborare con il Magis. Conseguita la licenza in Teologia biblica nel 2014, è entrato a tutti gli effetti nel Magis lavorando nell’ufficio Progetti e come consigliere d’amministrazione.

Francesca Peliti, 62 anni, romana, laureata in Lingue e letterature straniere moderne, ha una esperienza imprenditoriale prima nella tipografia della famiglia e poi in una società, creata insieme al fratello, attiva nel campo editoriale e delle comunicazioni. Dal 2010 è Presidente degli Amici di Deir Mar Musa, associazione nata per sostenere il monastero di Mar Musa rifondato da padre Paolo Dall’Oglio, gesuita romano.

Pier Francesco Pinelli, 54 anni, romano, laureato in ingegneria, ha una grande esperienza in campo imprenditoriale. Top manager della società petrolifera Erg, oggi lavora come partner di Netplan Consulting, con attività nei settori dell’energia, della cultura e del terzo settore. È inoltre Commissario straordinario di Governo per il risanamento degli enti lirico sinfonici e e senior advisor di Alixpartners. Pinelli sostituirà Pietro Covini nella carica di vicepresidente.

Giuseppe Trotta, 51 anni, molisano di Campobasso, è laureato in Ingegneria chimica. Entrato in Compagnia di Gesù dopo diverse esperienze lavorative, ha conseguito la licenza in Teologia biblica alla Gregoriana di Roma. Qui ha collaborato con il Centro Astalli, che si occupa di assistere, difendere e accompagnare i rifugiati. Ha fatto parte della redazione di «Aggiornamenti Sociali» e ha coordinato le attività delle associazioni presenti nella Fondazione culturale San Fedele di Milano. Oggi lavora nella parrocchia dell’Immacolata al Gesù nuovo di Napoli dove di occupa della Caritas parrocchiale, dei gruppi scout e continua a collaborare con «Aggiornamenti sociali».

Sono invece stati confermati nel Cda: Mariaelena Aceti, 49 anni, suora della congregazione di San Giuseppe di Chambéry; Ambrogio Bongiovanni, 57 anni, dottore in ingegneria chimica e missiologia, docente di Dialogo interreligioso e temi collegati presso la Pontificia Università Urbaniana, la Sez. S. Luigi della Facoltà Teologica dell’Italia meridionale (Napoli) e il Pontifical Beda College (Roma); Domenico Cavarretta, 56 anni, medico.

Il bilancio del triennio
Il Cda uscente ha affrontato sfide impegnative. La crisi economica e i continui tagli dei bilanci pubblici hanno ridotto le entrate. Ciò ha costretto a un grande lavoro di adeguamento delle strutture della Fondazione Magis che ha portato alla dolorosa chiusura della sede di Palermo. «Oggi – ha detto nella sua relazione finale padre Nicola Gay – abbiamo riguadagnato l’equilibrio tra la struttura e le attività portate avanti. Lasciamo quindi una situazione di equilibrio della struttura che permette di guardare aventi con serenità».

In questi anni, il Magis ha stretto ulteriormente il rapporto con la Provincia d’Italia della Compagnia di Gesù che ha fatto della Fondazione uno dei perni strategici della sua azione in campo internazionale. Azione che, negli anni, è mutata. «I missionari sono sempre meno – ha osservato padre Gay -. Noi continuiamo ad aiutarli e a sostenere i loro progetti. Nel frattempo la nostra azione si è ampliata con un supporto sempre più consistente dei progetti dei gesuiti locali. Sono progetti pensati e voluti in loco. Noi non siamo una Ong che porta soldi e progetti, ma competenze che permettono di sviluppare iniziative nate da esigenze locali».

Ciò ha portato il Magis a lavorare a stretto contatto con i propri gruppi aderenti e con i missionari, ma anche e soprattutto con le Province gesuitiche nei Paesi del Sud del mondo e in collaborazioni con grandi attori della Compagnia come il Jrs, Fe y Alegrìa, Lok Manch, ecc.
«Questo Cda – ha concluso padre Gay – ha lavorato bene insieme. Non sono mancate posizioni diverse all’interno, ma questo non ha impedito alla Fondazione di crescere».

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