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MAGIS Pace Una crisi dimenticata
Burkina Faso,

Una crisi dimenticata

Nei prossimi mesi oltre 2,2 milioni di burkinabé rischiano di morire di fame a causa dei conflitti in atto e delle condizioni climatiche estreme. Nel 2020 il numero di persone colpite dalla gravissima carenza di cibo è di tre volte superiore rispetto allo scorso anno.

In Burkina Faso, il drammatico conflitto regionale in corso che ha causato più di un milione di sfollati interni, le condizioni climatiche estreme e la gravissima carenza di cibo, che quest’anno sta colpendo un numero di persone tre volte superiore rispetto al 2019, sono le cause del rischio di morte per fame che nei prossimi mesi si abbatterà su oltre 2,2 milioni di abitanti. L’emergenza è lanciata dalla Caritas locale:

«Il mondo ha dimenticato la crisi nel Sahel. Paesi come il Burkina Faso si trovano ad affrontare una serie di sfide e senza aiuti le persone soffriranno terribilmente. Gli sfollati interni non hanno accesso ai generi alimentari, né all’acqua, essenziale sia per bere che per l’igiene personale. Si tratta di una delle ondate di sfollati in più rapida evoluzione nel mondo, a causa della quale centinaia di migliaia di persone non hanno né cibo, né acqua, né un rifugio adeguato.»

La stagione delle piogge che si sta avvicinando aggraverà le condizioni degli sfollati, visto che i loro ripari non sono sufficienti per resistere alle tempeste, ai forti venti e alle inondazioni che arriveranno nei prossimi mesi. Così, il MAGIS ha deciso di aiutare 42 donne sfollate – e loro famiglie – della Diocesi di Ouahigouya sostenendo un progetto di formazione e sostegno ad attività generatrici di reddito. Un contributo allo sviluppo e un modo per contrastare la minaccia del terrorismo.

I burkinabé continuano a sperare in un ritorno alla normalità, perché il ricordo della pace che regnava nel loro Paese è ancora vivo, visto che è da circa quattro anni che è iniziata l’attività dei gruppi armati. Lungo il confine settentrionale e nell’est del Burkina Faso, essi continuano a uccidere e terrorizzare i cittadini, rendendo instabile tutta la nazione. Resta vivo negli sfollati il desiderio di tornare nel villaggio di origine. E il MAGIS non è indifferente a questo grido di aiuto.

Puoi sostenere il progetto “Attività generatrici di reddito per donne sfollate” con una donazione su https://bit.ly/2ZN2PuN

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