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MAGIS Diritti fondamentali Mamma e neonato nella lotta contro l’epatite B
Ciad,

Mamma e neonato nella lotta contro l’epatite B

È in corso la campagna di prevenzione della trasmissione madre-bambino del virus dell’epatite B, nel Centro di salute del Complesso ospedaliero universitario Bon Samaritain (CHU-BS) di N’Djamena. L’iniziativa, lanciata il 25 giugno scorso dal CHU-BS e dalla Fondazione MAGIS, è finanziata dalla Regione Veneto – Lotta all’epatite B, screening e cura della salute materno-infantile (Ciad, N’Djamena)” CS2023B – nell’ambito del progetto più vasto dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – “Per un sistema sanitario resiliente nella terra di Toumai – SiSaTou AID 12590/09/8”.

La lotta alla trasmissione del virus è portata avanti in partenariato con il Programma Nazionale di Trasmissione Madre-Bambino e seguendo le direttive dell’OMS adottate dalla politica sanitaria ciadiana.

La campagna tuttora in corso ha già effettuato lo screening su 3.166 donne incinte.

L’obiettivo è quello di ridurre la trasmissione verticale madre-bambino dell’epatite B nella zona urbana e periurbana di N’Djamena mediante lo screening e la cura.

Testimonia la mamma del primo bambino vaccinato nel quadro del progetto: “Fin dalla nascita del mio primo figlio, l’ostetrica mi ha ricordato che si sarebbe dovuto vaccinarlo contro l’epatite B. Ho visto gli effetti di questa malattia nella mia cerchia, molti della mia famiglia sono sieropositivi. Ho lasciato l’ospedale e sono andata direttamente al Centro di salute dove avevo fatto la visita prenatale e lì il mio bambino è stato immediatamente vaccinato. Sono stata molto contenta che il vaccino sia stato fornito gratuitamente, che io sia stata accompagnata durante la gravidanza e che il Centro si sia preso cura di me. Il mio bambino è protetto fin dalle prime ore di vita e ora potrò eradicare l’epatite B con le medicine che prendo ogni giorno e che mi sono state date gratuitamente.”

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