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Opera missionaria della Provincia Euro-Mediterranea dei gesuiti
MAGIS Educazione Grègoire, un uomo che libera altri uomini
Italia,

Grègoire, un uomo che libera altri uomini

Cinquanta le persone presenti il 9 novembre a Roma per conoscere Grègoire Ahongbonon, uomo semplice e umile che spende la sua vita a servizio dei tanti malati di mente, emarginati e sofferenti in Africa, impegnato a ridare loro la dignità perduta. Un incontro organizzato dal MAGIS insieme alla Cooperativa Sociale Prassi e Ricerca, moderato da padre Renato Colizzi, che vuole offrire una riflessione su come viene affrontato il disagio psichico in Africa e in Italia.

Alla testimonianza di Grègoire è seguito l’intervento di Cinzia Calandriello che ha raccontato l’incontro con i malati presso le comunità di Grègoire avvenuto quest’estate in occasione del campo di volontariato che il MAGIS ha realizzato in Benin, e la riflessione offerta dalla psicologa Lia Bambagioni su come l’Italia gestisce il disagio psichico, sull’abuso degli psicofarmaci, sulla mancanza di un’idea dietro la maggior parte dei centri di accoglienza e recupero psichiatrico.

Ma torniamo alla straordinaria vita di Grégoire. Nasce nel 1953 da una famiglia di contadini, in un piccolo villaggio del Benin. Da piccolo viene battezzato e trascorre la sua infanzia nel villaggio natale. Nel 1971 emigra in Costa d’Avorio per lavorare come riparatore di pneumatici. Conosce un periodo di prosperità economica durante il quale, abbandona completamente la Chiesa. Verso la fine degli anni settanta conosce gravi disavventure finanziarie che lo porteranno al fallimento economico e personale fino a condurlo sull’orlo del suicidio.

E’ in questo periodo che Grégoire sperimenta un incontro profondo con Dio partecipando, nel 1982, ad un pellegrinaggio a Gerusalemme nel corso del quale una frase pronunciata da un sacerdote lo toccherà profondamente:

“ogni cristiano deve posare una pietra per costruire la Chiesa”

Questa frase cambia letteralmente la sua vita. Grégoire, infatti, rientrato in Africa, si accorge di una persona che vaga nuda per strada, si avvicina e si rende conto che è un uomo malato di mente che a causa della sua condizione è stato emarginato dalla società. In Africa, le malattie mentali sono spesso scambiate per possessioni demoniache, stregoneria. Antiche convinzioni, l’ignoranza in materia e i pochi fondi pubblici per curare tali malattie, contribuiscono alla realizzazione di scenari disumani e inimmaginabili.
Comincia così ad interessarsi alla causa delle persone affette da disturbi psichici, avvia un gruppo di preghiera che ben presto si trasformerà in un gruppo di carità per i malati bisognosi di cure, l’Associazione S. Camillo di Bouaké che inizia ad operare negli ospedali e nelle carceri. Dal 1993 ad oggi, ha fondato circa 20 centri e un ospedale diffusi in 4 stati: Costa d’Avorio, Togo, Benin e Burkina Faso.

L’opera di Grègoire incarna pienamente le parole di Cristo << …ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi …>>; l’Amore che fa rinascere i malati a vita nuova, che dona una nuova dignità.

Chiara & Sandro

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