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Opera missionaria della Provincia Euro-Mediterranea dei gesuiti
MAGIS Educazione Scutari: partiti i corsi di recupero nel Liceo Atë Pjetër Meshkalla
Albania,

Scutari: partiti i corsi di recupero nel Liceo Atë Pjetër Meshkalla

Sono 41 gli alunni che quest’anno stanno già beneficiando di corsi di recupero in matematica e inglese Presso il Liceo “Atë Pjetër Meshkalla” gestito dai gesuiti a Scutari (Albania),

Grazie al progetto “Tutti abbiamo bisogno di sostegno” , sostenuto dal MAGIS, la scuola è in grado di offrire supporto didattico agli alunni economicamente e socialmente più disagiati consentendo loro di  continuare gli studi, in particolare quando dimostrano potenzialità, serietà e motivazione.

 

Il sistema scolastico e accademico albanese risente di anni di dittatura e di povertà che hanno favorito il diffondersi della corruzione. Le scuole di qualità sono elitarie.

Negli ultimi tempi i giovani universitari di Tirana stanno manifestando in piazza il proprio rifiuto di un sistema educativo corrotto, rigido ed eccessivamente vincolato al controllo statale. È il grido inascoltato di decine di centinaia di studenti (una ventina sarebbero stati arrestati) che da mesi protestano pacificamente per chiedere rette universitarie non proibitive, un insegnamento di qualità e onestà da parte del personale docente (di cui denunciano la corruzione e i soprusi).

La mancanza di risorse economiche e di formazione espone i giovani allo sfruttamento e alla sopraffazione e li priva del ruolo attivo che spetta loro nella società.

In questo contesto la sfida del Liceo di Scutari, e dei gesuiti, è particolarmente importante: contribuire al miglioramento del sistema scolastico albanese, garantendo una formazione di qualità, accessibile a tutti e in un clima di onestà e trasparenza, per formare cittadini consapevoli dei propri diritti e capaci di una leadership sana e competente, in grado di trasformare la società rendendola più giusta e prospera.

Il progetto finanziato dal MAGIS mira anche a garantire al corpo docente corsi di formazione di qualità, perché possano acquisire metodologie didattiche più adeguate alle esigenze degli alunni più deboli e, nello stesso tempo, adeguarsi ai requisiti della riforma curriculare richiesta dal Ministero dell’Istruzione, dello Sport e della Gioventù.

 

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