Il progetto prevede la realizzazione di un’iniziativa di imprenditoria attraverso la costruzione di una lavanderia e la formazione teorica e pratica di 67 donne di Tambacounda, selezionate tra quelle che presentano una condizione sociale ed economica vulnerabile.  La lavanderia prevede diversi spazi, necessari al funzionamento del ciclo produttivo: una sala per l’accoglienza e la raccolta dei panni da lavare, una sala per il lavaggio, una sala per la stiratura, un magazzino, i servizi igienici, una veranda/cortile per stendere i panni e la saponeria.

Alla fine della costruzione si procederà alla promozione e pubblicità della lavanderia e le donne lavoreranno secondo una turnazione. Inizialmente saranno le lavoratrici che raccoglieranno a domicilio i panni da lavare, come da tradizione; con lo sviluppo e la promozione dell’attività, i clienti saranno educati a consegnare direttamente in lavanderia i panni sporchi. Nella gestione e uso della lavanderia sarà posta particolare attenzione all’impatto ambientale delle attività svolte attraverso l’uso di saponi e detergenti non inquinanti, cercando di limitare il consumo di acqua, garantendo la gestione sostenibile dei rifiuti e il trattamento delle acque reflue.

Il progetto nasce da un’idea concepita e maturata da diverso tempo in seno ai gruppi informali di donne che si incontrano e formano all’interno della Parrocchia Saint Pierre Clever dei padri gesuiti di Tambacounda. Il progetto prevede l’istituzione di un Comitato Tecnico di Gestione, composto dal Responsabile locale di progetto (un padre gesuita) insieme a tre donne. Questo Comitato è responsabile dello svolgimento delle diverse fasi e attività del progetto. Verranno poi coinvolte le istituzione locali per promuovere e diffondere best practices dello stesso, creare e favorire le condizioni affinché altre attività generatrici di reddito a favore di gruppi vulnerabili possano trovare spazio nella città e periferia di Tambacounda.

Tale progetto mira a accrescere l’autonomia economica delle donne per proteggerle da soprusi legati spesso a una dipendenza economica, con ricadute positive sulla famiglia e in particolare, sulla crescita equilibrata dei figli. Il progetto sarà localizzato ad Abattoir, quartiere della periferia di Tambacounda.

Dove

Periodo

Destinatari

Contributo

Il progetto è realizzato con il contributo della Conferenza Episcopale Italiana che destina parte dell'8 x mille del gettito complessivo Irpef, per interventi caritativi a favore del Terzo Mondo.

Contesto

In Senegal, sono frequenti i casi di donne giovani che mantengono da sole uno o due bambini, con nuclei familiari in stato di grave necessità, donne senza un lavoro, non scolarizzate (circa il 65% delle famiglie) che sopravvivono lavando i panni in casa o nel fiume, mal retribuite. La dignità delle donne è costantemente esposta a offese e disprezzata per il lavoro umile svolto; la salute fisica e morale è soggetta a rischio di diverso genere; l’educazione dei bambini fortemente compromessa e trascurata a causa della prolungata assenza delle madri da casa.


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