Il Magis, insieme al Gana Chetana Samaj, organizza sessioni formative per insegnanti e per giovani adivasi. L’educazione è la chiave dello sviluppo individuale e comunitario, uno dei principali motori di trasformazione verso una società ugualitaria. Educare i giovani tribali significa renderli liberi da sfruttamento e povertà, significa aprire le porte ad una società più democratica.

Dove

Assam, India

Periodo

Destinatari

I beneficiari sono 750 studenti adivasi (tribali) di 7 centri dell'Assam, Stato dell'India.  

Contributo

Donatori privati

Contesto

Gli Adivasi sono tribali originari degli Stati indiani di Jharkahand, Chatisgarh e Orissa. A partire dal 1830, molti di essi sono stati portati in Assam dal governo coloniale britannico che aveva bisogno di manodopera per deforestare e coltivare piantagioni di tè. Attualmente, gli Adivasi rappresentano il 20% della popolazione dello Stato e tuttora costituiscono la maggior parte della forza lavoro per le piantagioni di tè. Le loro condizioni di vita sono difficili. Tra gli adivasi è diffusa la miseria e a essi non sono riconosciuti i diritti costituzionali garantiti agli Sheduled Tribes and Scheduled Casts in quanto non originari dello Stato. Il tasso di alfabetizzazione di questa etnia, per quanto non esistano statistiche certe, si aggira intorno al 20%. La maggior parte dei ragazzi Adivasi frequenta le scuole statali, dove l'istruzione è piuttosto carente. In qualche modo arrivano alla Matric (decima classe), ma la maggior parte di loro non riesce a superarlo. In un contesto di precarietà educativa, sociale e economica come quella che gli adivasi vivono in Assam, operano i gesuiti per offrire formazione umana integrale soprattutto ai giovani e rompere così il circolo vizioso della povertà e dell'emarginazione sociale. Puntare sull'educazione dei giovani è, infatti, lo strumento per creare una stabilità futura nel Paese e una vita più dignitosa per queste popolazioni. I centri educativi in cui vengono svolti i corsi supplementari di sostegno per gli Adivasi, si trovano in zone rurali, dove generalmente sono assenti servizi educativi specifici. Grazie a questo progetto è possibile aiutare i giovani adivasi a superare il Matric Exam, l'esame di immatricolazione del decimo anno, superato il quale lo studente ha la possibilità di frequentare due ulteriori anni di scuola al fine di diplomarsi. Il progetto ha come obiettivo quello di coinvolgere nei prossimi tre anni circa 750 giovani Adivasi e, in questo modo, dare loro la possibilità di proseguire gli studi. L'educazione è la chiave dello sviluppo individuale e comunitario, uno dei principali motori di trasformazione verso una società ugualitaria. Educare i giovani tribali significa renderli liberi da sfruttamento e povertà, significa aprire le porte ad una società più democratica. Nel 2019 nei 7 centri interessati dal progetto in cui sono stati organizzati corsi di formazione supplementare (coaching) i risultati sono stati buoni: l'83,96% degli alunni ha superato l'esame (178 su un totale di 212 iscritti).


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