I gesuiti in campo contro l’insicurezza alimentare

Il 2016 potrebbe rivelarsi drammatico per le popolazioni africane. Negli ultimi mesi del 2015, gli effetti del Niño hanno provocato forti siccità in alcune zone e inondazioni in altre. Ciò ha fatto sì gran parte dei raccolti andasse distrutta e una parte delle mandrie andasse perduta. Oggi in tutto il continente più di 31 milioni di persone sono colpiti dalla crisi alimentare.
La situazione peggiore è quella vissuta dal Corno d’Africa, regione che sta attraversando la peggior carestia degli ultimi 40 anni; in Etiopia attualmente le persone che necessitano di assistenza alimentare sono più di 18 milioni e le previsioni dicono che il numero è destinato ad aumentare tra febbraio e marzo. Molto colpita anche la regione meridionale e, in particolare, il Malawi e il Sudafrica.
I fenomeni meteorologici e i cambiamenti climatici incidono sicuramente sulla vita delle popolazioni locali, ma la crisi alimentare è causata dal fatto che la popolazione viveva già precedentemente in condizioni di enorme instabilità e vulnerabilità. È per questo motivo che i gesuiti si sono impegnati in Ciad e in Kenya in progetti di sostegno all’agricoltura. Un modo per offrire alle popolazioni gli strumenti per uscire da quell’insicurezza che, con i cambiamenti climatici, diventa sempre più pressante.
Vieni a scoprire i progetti:
Ciad – Pozzi e orti comunitari
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