Il progetto mira a promuovere il funzionamento tecnico delle cucine, piccole stufe in metallo trasportabili, semplici da costruire, aperte nella parte anteriore, con tre lati in lamiera e ghiaia che mantengono il calore per lungo tempo con quantità di legno ridotta rispetto al modo di cucinare tradizionale, contribuendo così a ridurre il taglio degli alberi, a favorire la conservazione dell’ambiente e a migliorare la qualità della vita delle donne. Si tratta di semplici cucine, costruite con materiali disponibili nel paese, che non richiedono una manutenzione speciale e, in ogni caso, l’officina meccanica ACDAR è in grado di ripararle.

Le cucine sono state realizzate dall’ingegnoso fratello gesuita Pietro Rusconi ma sarà garantito dalla formazione di due tecnici locali creando così nuove opportunità di lavoro per la popolazione locale.

Le donne riceveranno una formazione tecnica per l’utilizzo delle cucinette e tutti i membri dei villaggi interessati saranno sensibilizzati a una migliore protezione dell’ambiente e a uno sviluppo sostenibile. In Italia, la Fondazione MAGIS promuoverà attività di educazione allo sviluppo nelle scuole e tra i gruppi missionari. Un obiettivo trasversale del progetto è la riduzione del tempo utilizzato. Le cucine sono infatti funzionanti con piccoli bastoncini che i bambini e le donne potranno raccogliere non lontano dalle loro capanne; il tempo risparmiato potrà essere usato per altro, i bambini avranno più tempo per studiare.

Dove

Mongo, Ciad

Periodo e stato del progetto

— Concluso

Destinatari

I beneficiari diretti dell’intervento: - 250 donne dei 20 villaggi della Guéra; - circa 400 studenti nelle scuole italiane che ricevono iniziative di educazione allo sviluppo; - circa 2.000 donatori del Magis che saranno sensibilizzati sulle questioni in gioco nel Progetto.

Contesto

Il Progetto si inserisce in una strategia più ampia che il Vicariato Apostolico di Mongo, insieme alla passione dei gesuiti missionari italiani, persegue dal 2000 cioè la salvaguardia del creato, il contrasto alla deforestazione e alla desertificazione causate dai cambiamenti climatici ma anche dall'eccessivo taglio degli alberi per le necessità domestiche (la costante ricerca di acqua e legna per la preparazione dei pasti). È importante investire in tecnologie semplici per liberare le donne dalle pesanti faccende domestiche e, allo stesso tempo, per ridurre la desertificazione.


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