Dal 1977 il Foyer de l’Espérance (dal 2014 con il sostegno del MAGIS) accoglie i bambini di strada che versano in condizioni di disagio, esposti a forti rischi di pericolo e di emarginazione sociale, economica e affettiva avviando dei percorsi formativi integrali e percorsi di reinserimento familiare. L’obiettivo del Foyer è quello di rispondere ai bisogni primari del bambino con cibo, vestiario e spese mediche; garantire una formazione scolastica con l’acquisto del materiale didattico, la divisa scolastica, le tasse di iscrizione e le spese di trasporto per raggiungere la scuola; effettuare il reinserimento sociale del bambino nella comunità. I bambini ricevono una prima accoglienza presso il centro di ascolto Centre d’Ecoute Mvan per essere poi inseriti e seguiti nella casa famiglia Maison Frère Yves Lescanne.

Qui il bambino trova, innanzitutto, un riparo, una protezione, cibo e cure mediche, oltre al calore di una casa “vera”.

Successivamente, avviata la formazione scolastica calibrata sulle sue condizioni di arrivo, viene accompagnato da un’equipe di educatori e psicologi in un percorso educativo integrale che mira a rafforzare la fiducia in se stesso e negli altri restituendogli piena dignità e una prospettiva di vita migliore.

Ove ve ne sono i presupposti il bambino viene reinserito nella famiglia di origine e continua ad essere seguito con visite periodiche dagli educatori. Un’attenzione particolare viene rivolta anche ai minori rinchiusi nel carcere minorile di Yaoundé con la proposta sia della formazione didattica che delle attività ludico-ricreative.

Dove

Yaoundé, Camerun

Periodo

In corso

Destinatari

Bambini e ragazzi di strada accolti dal Foyer de l’Espérance di Yaoundé

Contributo

Con un contributo mensile di 24 euro, equivalenti a 80 centesimi al giorno (292 euro l’anno), puoi contribuire ad assicurare ai bambini di strada del Camerun cibo, cure mediche e istruzione, nonché la possibilità di vivere in un ambiente sicuro e sano dove sentirsi protetti e finalmente a casa.

Contesto

I bambini di strada sono una ferita dolorosa per il Camerun. A Yaoundé e Douala, le due principali città del Paese, sono infatti moltissimi quelli che vivono di espedienti, esposti a violenze e abusi. I bambini di strada in Camerun sono chiamati “nanga boko”, quelli che dormono fuori. Il più delle volte provengono dalle regioni semidesertiche del Nord, dove le condizioni di vita sono difficili e indigenti. Per i bambini spesso non c’è posto nelle famiglie già numerose, con relazioni familiari difficili e particolarmente fragili, così vengono abbandonati, alcuni di loro fuggono volontariamente. Alcuni sono orfani e non hanno nessuno che li aiuti. Altri fuggono dalla violenza familiare. Alcuni lavorano per le strade per sostenere le magre entrate delle loro famiglie. Altri, infine, sono attratti dalla prospettiva di trovare lavoro e guadagnare.

«Inizialmente ero entusiasta dell’idea di essere finalmente libero – racconta uno di loro - pensavo che avrei fatto quello che volevo, ma a poco a poco ho capito che la vita nelle strade è difficile, è orribile».

Lavoro non ce n’è e quel poco che c’è spesso sconfina nello sfruttamento se non, addirittura, nella schiavitù. Per vivere, molti bambini rubano o frugano nei cassonetti per trovare avanzi di cibo. Altri si prostituiscono. Il rischio è di essere arrestati e finire in prigione. Tra di essi è molto diffuso il virus dell’HIV/AIDS e l’utilizzo di droghe.


Condividi il progetto